Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, è stato convocato per la seconda volta in Procura nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione del nuovo stadio dell’A.S. Roma. La prima cittadina era già stata ascoltata dai magistrati venerdì in qualità di persona informata sui fatti.
E intanto l’inchiesta legata alla costruzione del nuovo stadio della Roma mostra nuovi sviluppi. In base ai documenti in possesso dei pm romani, sembra che l’imprenditore Luca Parnasi curasse le sue relazioni pubbliche anche tramite piccoli favori, come biglietti vip per le partite da regalare soltanto a chi potesse essere utile. Ulteriori intercettazioni da un funzionario di Palazzo Chigi, inoltre, dimostrano che la questione aveva coinvolto le istituzioni.
I biglietti omaggio in tribuna d’onore dovevano essere regalati soltanto a chi poteva rivelarsi utile al progetto. È quanto emerso da una telefonata tra Parnasi e il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il 18 maggio 2017, Baldissoni avrebbe segnalato a Simone Contasta, collaboratore di Parnasi, la richiesta da parte di Luca Lanzalone di tre biglietti per Roma-Genoa da regalare ad altrettanti esponenti del Movimento 5 Stelle, tra i quali uno avrebbe potuto essere “funzionale a favorire, in tempi brevi, un accordo Raggi-Zingaretti-Pallotta”.
In una telefonata del 27 maggio, Parnasi avrebbe discusso con Baldissoni per decidere i nomi più “utili” a cui regalare i biglietti. “Uno me lo ha chiesto Claudio Santini – avrebbe detto riferendosi al capo segreteria del Mibact -. Ci sta dando una grossa mano”. Una richiesta è arrivata anche dal presidente della Commissione Bilancio e deputato del Pd, Francesco Boccia. “Dobbiamo capire se ci interessa sul progetto – si sente durante la telefonata -. Lo conosci tu? Commissione Bilancio, insomma abbastanza influente”. Sembra inoltre che anche Matteo Salvini abbia chiesto due ticket a Parnasi. “Però io onestamente di Matteo me ne fregherei – disse l’imprenditore -, sto ragionando solo con te su quelli che secondo me hanno un minimo di senso per il progetto”.
Le intercettazioni sul caso dello Stadio della Roma hanno confermato che la questione era diventata prioritaria anche all’interno delle istituzioni. “Si deve fare per forza, verrà uno schifo ma si farà”, avrebbe detto nel settembre 2017, Carlo Notarmuzi, dirigente di Palazzo Chigi e responsabile del progetto per il nuovo stadio della Roma per la presidenza del Consiglio. Secondo i carabinieri, è lui che avrebbe avuto un “rapporto privilegiato” con Simone Contasta, arrestato con Parnasi.
Le infrastrutture e la viabilità sarebbero state un problema della Raggi. “Non è un problema nostro”, si sente nelle intercettazioni dei collaboratori di Parnasi. Una volta costruiti l’impianto, gli uffici e i negozi, la palla bollente della viabilità “diventerà un problema della sindaca”, avrebbe detto Contasta.
In una conversazione intercettata a marzo 2017, a pochi giorni dall’accordo tra Virginia Raggi e i privati, il dirigente di Eurnova avrebbe parlato del Ponte di Traiano, che inizialmente sarebbe stato pagato interamente dai proponenti e che invece, ora, è senza finanziamento. “Il ponte sul Tevere snellirà il flusso delle automobili”, aveva assicurato il sindaco dopo l’intesa. Di contro sembra che i collaboratori di Parnasi sapessero già da marzo che il ponte sarebbe stato finanziato con fondi pubblici, anche se la promessa da parte del governo arrivò soltanto a novembre 2017, seppur rimasta soltanto una promessa. Anche in Eurnova, la società di Parnasi, sono convinti che il ponte sia fondamentale, perché “senza sarà il caos”.
Intanto l’assessore all’Urbanistica di Roma, Luca Montuori sembra rassicurare sulla realizzazione del progetto. “Nel futuro di questa città, certo, ci sarà lo stadio della Roma – ha detto -. Se la procedura, come crediamo, risulta corretta, potrà andare avanti. Abbiamo deciso di riverificare alcuni passaggi nodali, perché i cittadini hanno diritto a delle risposte su quanto sta succedendo in questi giorni. Nessuna parte della procedura in questo momento sembra minimamente toccata dai problemi di cui leggiamo sui giornali, se questo sarà confermato noi andremo avanti”.
Inoltre sembra che Luca Parnasi intrattenga ottimi rapporti anche con il centro di formazione professionale dell’Opus Dei, Elis, al quale cercherebbe di veicolare l’appalto per la realizzazione di un campo sportivo, appoggiandosi all’amico Giampaolo Gola, assessore M5S nel municipio di Ostia.