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Ricorso Palermo, la vittoria a tavolino è possibile: ecco un precedente

Il Palermo non ci sta. La finale playoff persa contro il Frosinone per 2-0 ha fatto letteralmente infuriare la dirigenza rosanero. L’invasione di campo a più di un minuto dal termine della gara che, di conseguenza, è stata interrotta prima di quanto stabilito dall’arbitro La Penna, insieme all’assurda pioggia di palloni in campo nel finale di gara rappresentano gli appigli sui quali il club di viale del Fante intende costruire la presentazione della “riserva per l’omologa del risultato”. Che, in parole povere, significa richiesta di vittoria a tavolino.  

Ma c’è un precedente in tal senso? In realtà sì e risale all’11 novembre 2015. Si gioca Bari-Latina, campionato Primavera. Accade qualcosa di molto simile a ciò che si è verificato al Benito Stirpe. Il Giudice Sportivo, alla luce dei fatti, assegna la vittoria a tavolino ai laziali. Di seguito il comunicato: “Il Giudice sportivo, letto il referto arbitrale nel quale si attesta che: “al 36° del secondo tempo venivano allontanati dal recinto di giuoco i 10 raccattapalle utilizzati dalla Soc. Bari per il recupero dei palloni. Questi, dal 6° del secondo tempo, ritardavano notevolmente la loro azione: in ben tre circostanze lanciavano i palloni contro i calciatori del Latina al momento di effettuare le rimesse laterali, senza peraltro colpirli, impedendo così l’immediata ripresa della gara. Al 35° del secondo tempo, gli stessi raccattapalle lanciavano nell’area di rigore del Bari, un pallone che costringeva l’Arbitro ad interrompere un’importante azione di giuoco della Soc. Latina”. Pertanto la gara proseguiva fino al termine senza l’ausilio dei raccattapalle. Rilevata la particolare gravità del comportamento dei raccattapalle, protrattosi nel tempo, che, di fatto, ha inciso sul regolare svolgimento della gara, senza alcun doveroso intervento da parte della Società ospitante. Visto l’art. 17 comma 1 CGS. delibera di sanzionare la Soc. Bari, a titolo di responsabilità oggettiva, con la punizione sportiva della perdita della gara, con assegnazione di gara vinta alla Soc. Latina con il punteggio di 0-3“. 

Ricorso Palermo, i precedenti e i possibili scenari

E d’altronde, l’articolo 17 della Figc parla chiaro: “La società ritenuta responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0‐3”. La responsabilità oggettiva del club ciociaro è solare ed è provata dalle immagini catturate dalle telecamere di Sky. Alcuni giocatori del Frosinone vengono sorpresi nell’atto di mandare in campo diversi palloni nel corso degli ultimi, disperati, assalti offensivi dei rosanero. Sul piano strettamente giurisprudenziale, insomma, ci sono tutti i presupposti affinché il ricorso annunciato dal presidente rosanero Giammarva venga accolto. 

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Ma c’è un altra faccia della medaglia. In ballo, nella tormentata gara dello Stirpe, c’erano soldi e interessi politici di primo livello. Non si parla di una gara del campionato Primavera, ma di qualcosa di molto più grande. Ed è per questo che appare, ad oggi, quantomeno improbabile che il ricorso possa essere accolto determinando un vero e proprio terremoto. Si romperebbero troppi equilibri, si creerebbero precedenti pericolosi. E questo, i già debolissimi vertici federali italiani, non vorranno certamente permetterlo. 

 

Emanuele Termini

Sono un giornalista nato con la passione per lo sport. Con il tempo e sotto l'occhio attento di maestri inflessibili, divento "onnivoro". Per Sì24 mi occupo di cronaca, di politica, di Palermo e del Palermo, squadra che seguo da vicino. Leggo e scrivo di tutto con una sola grande stella polare: la ricerca della verità.

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