Si infiamma ulteriormente lo scontro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e le Ong. Il leader leghista ha infatti ribadito ancora una volta la chiusura dei porti italiani: “L’Italia non vuole più essere complice del business dell’immigrazione clandestina”. Il riferimento è a due navi di Ong, la Lifeline e Seefuchs, arrivate di fronte alle coste libiche: “Dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi”.
I tedeschi della Lifeline sono intervenuta nella notte in soccorso di 118 persone (14 donne, 4 bambini e un neonato) a bordo di un gommone in difficoltà al largo delle coste libiche. “Ora chiameremo le autorità italiane per chiarire dove saranno sbarcati”, avevano dichiarato
E dopo il tweet del ministro, la Lifeline replica duramente sullo stesso social: “Quando i fascisti ci fanno pubblicità…“. “Roba da matti. A casa nostra comandiamo noi, la pacchia è STRA-FINITA, chiaro? Insulti e minacce non ci fermano. Se voi mi aiutate, io non mollo! #chiudiamoiporti“. ha scritto Salvini. “Una pseudo associazione di volontariato che dà del fascista al vicepremier italiano? Questi non toccheranno mai più terra in Italia“, aggiunge.
“Sappiano questi signori che l’Italia non vuole più essere complice del business dell’immigrazione clandestina, e quindi dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi – conclude il ministro – Da ministro e da papà, lo faccio per il bene di tutti”.
Alla richiesta di Lifeline ai “cari italiani” di inviare offerte ricordando che “dipendiamo dalle donazioni“, Salvini replica: “Dopo avermi dato del ‘fascista’ (cancellando subito dopo il tweet), ora la pseudo associazione di volontariato tedesca, con nave battente bandiera olandese, batte cassa con un appello in italiano. Ci prendono per scemi, ma in Italia la musica è cambiata”.
Non solo Salvini, anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vito Crimi ha parlato di una setta sulle ong: “Anche in queste ore ci sono delle navi italiane che hanno raccolto migranti e che arrivano nei porti. Il governo italiano sta facendo una stretta sull’utilizzo delle ong, sul modo in cui stanno intervenendo, incrementando le aspettative e alimentando il traffico di esseri umani. Questo è un meccanismo che ha fatto cambiare completamente la strategia ed è quello su cui stiamo intervenendo”.
Intanto sul tema interviene anche la cancelliera tedesca Angela Merkel: “Quella delle migrazioni è una sfida europea che ha bisogno di una risposta europea”. La cancelliera aveva definito la migrazione come una delle quattro sfide principali da affrontare martedì in Germania nel colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron.
Il cardinale Gianfranco Ravasi, già finito negli scorsi giorni nella bufera per un tweet pro-accoglienza, ha detto che “in un campo umanistico come quello dell’accoglienza l’Europa deve tornare a essere un soggetto unico come lo è stata per la cultura nei venti secoli che abbiamo alle spalle”.
“Crediamo nella salvaguardia della vita umana: nel grembo materno, nelle officine, nei deserti e nei mari. I diritti e la dignità dei migranti, come quelli dei lavoratori e delle fasce più deboli della società, vanno tutelati e difesi. Sempre”, afferma poi il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti. “L’Italia, che davanti all’emergenza ha saputo scrivere pagine generose e solidali, non può essere lasciata sola ad affrontare eventi così complessi e drammatici”.