La polizia di Trento ha arrestato 13 centroafricani richiedenti asilo ed un italiano con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini avevano già portato all’arresto di altri 16 nigeriani ed all’esecuzione di diverse perquisizioni e divieti di dimora nelle province di Trento, Verona e Ferrara.
L’operazione, denominata “Bombizona“, ha disarticolato un vasto traffico di droga. Gli spacciatori, per evitare i controlli della polizia, comunicavano tra loro tramite Whatsapp ed avevano costituito una “rete” di cui facevano parte anche italiani tossicodipendenti e donne incinte con al seguito i propri figli.
In questo modo si erano assicurati quasi completamente il controllo dello smercio delle sostanze stupefacenti nelle zone più importanti. L’organizzazione criminale, inoltre, arruolava quali pusher anche gli stessi tossicodipendenti, che, grazie alle loro conoscenze, potevano consegnare la merce agli “amici” in luoghi diversi da quelli soggetti al controllo della polizia.
Sequestrati complessivamente circa 7 chili di marijuana, 600 grammi di eroina diverse decine di grammi tra cocaina ed hashish e circa un litro di metadone, oltre a diverse migliaia di euro.