L’Italia detiene un record di cui non c’è da vantarsi: infatti, è il Paese Ue con la più alta tassazione sul lavoro, pari al 42,6%. Lo rivela il rapporto 2018 della Commissione Europea sui trend della tassazione, aggiornato con i dati del 2018 ed elabora una classifica delle tendenze nei diversi settori della tassazione.
Secondo il rapporto Ue, infatti, “in generale, rispetto alle altre economie avanzate il fisco europeo è alto: 13 punti percentuali di Pil più degli Usa e 8 del Giappone“.
Dal rapporto europeo emerge che la pressione maggiore resta in Danimarca (55,8%) e Svezia (57,1%), ma dal 2017 è salita anche in Grecia (55%). Mentre in Portogallo nell’ultimo anno si è ridotta dal 56,2% al 53%. In Italia, invece, è al 47,2% negli ultimi due anni, in calo rispetto 48,8% del 2016.
Secondo il rapporto, si registrano elevate tasse sul capitale in Francia (52,8%) e Danimarca (37%). Ma valori al di sopra del 30% si rinvengono pure in Italia, Belgio e Regno Unito. Le più basse rimangono invece Lussemburgo (6,8%), Lituania, Estonia, Irlanda e Bulgaria (tutte sotto il 15%).
Nel fisco sulle imprese l’Italia è la sesta più alta con il 27,8%. È preceduta da Malta (35%), Francia (34,4%), Portogallo (31,5%), Germania (30,2%) e Belgio (29,6%).