Alla fine, dopo una querelle durata più del dovuto, è stata Sky a spuntarla. Il colosso di proprietà di Murdoch si è aggiudicato l’assegnazione dei diritti TV per la trasmissione delle gare di Serie A per il triennio 2018-2021, limitatamente ai due pacchetti principali, mentre quello meno rilevante è stato ottenuto da Perform, che vanterà la trasmissione sul web. La giornata è stata di quelle campali, e solo alle 20 si è arrivati, dopo trattative estenuanti, a una decisione finale.
Alle 11 scadeva, infatti, il termine per la presentazione delle offerte da parte degli operatori che avevano partecipato alle trattative private, Sky, Mediapro, Mediaset, Perform, Tim e Italia Way. Le buste, aperte alla presenza del notaio nell’assemblea-fiume nella sede della Lega Serie A, sono state valutate dai 17 club interessati – sono escluse neopromosse e retrocesse – dando il là alla fase dei rilanci per i tre pacchetti, dato che le offerte presentate da Sky, Mediaset e Perform non avevano raggiunto la cifra richiesta di 1,1 miliardi di euro.
In un secondo tempo Sky e Perform potranno mettersi eventualmente d’accordo per scambiarsi i diritti di ritrasmissione e permettere ai loro abbonati di vedere tutte le partite con un solo decoder o app, secondo quanto affermato dal presidente di Lega Micciché. Salva la storica trasmissione 90° Minuto, che potrà fornire gli highlights dei match di campionato.