Doccia gelata per Domenico Diele. L’attore, 32 anni di origini romane, è stato condannato a 7 anni 8 mesi con per la morte di Ilaria Dalillo avvenuta il 24 giugno 2017 nel tratto salernitano dell’autostrada A2 del Mediterraneo. Diele è accusato di omicidio stradale.
La sentenza di condanna è stata emanata dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Salerno, Piero Indinnimeo, al termine del rito abbreviato. Nell’udienza del 20 febbraio Elena Cosentino, pm della procura salernitana, aveva richiesto per Diele una condanna a 8 anni di reclusione per omicidio stradale aggravato.
Domenico Diele, conosciuto per aver preso parte ad alcune produzioni importanti sia televisive (Non uccidere, In Treatment, 1993) sia cinematografiche (ACAB, Mia madre, Io e lei), in quei giorni era impegnato con le riprese del film “Una vita spericolata” diretto da Marco Ponti.
L’attore romano era al volante sotto l’effetto di stupefacenti mentre la 48enne salernitana stava rientrando a bordo del proprio scooter. La sua auto urtò il motore della donna, che fu scaraventata a terra e morì sul colpo. Dopo essere stato condotto presso l’ospedale di Salerno, Diele risultò positivo a oppiacei e cannabinoidi.
Inoltre, le indagini mostrarono evidenziarono che la patente dell’attore era stata sospesa per un precedente problema legato all’assunzione di droga.