Urne aperte alle 7 in 761 comuni italiani chiamati al voto nella giornata di oggi, 10 giugno, per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali nonchè per l’elezione dei consigli circoscrizionali. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 24 giugno. I seggi chiuderanno alle 23. L’affluenza registrata è nettamente superiore alle precedenti elezioni omologhe.
Dove si vota, da Nord a Sud
Sul totale dei comuni al voto si contano: 109 comuni “superiori”, cioè con più di 15.000 abitanti (più di 3.000 in provincia di Trento), e 652 “inferiori”; 20 i capoluoghi di provincia interessati dalla consultazione elettorale: Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Ancona, Teramo, Terni, Viterbo, Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani.
Sono interessati dalla consultazione elettorale anche due consigli circoscrizionali, il III e l’VIII Municipio di Roma Capitale; qui voteranno complessivamente 290.934 elettori. Complessivamente gli elettori interessati dalla consultazione del 10 giugno sono 6.749.654 su una popolazione di 7.712.776; 7.995 le sezioni elettorali.
Come si vota
Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni. Nei comuni fino a 15mila abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco. È eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Nei comuni con più di 15mila abitanti si può: tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco;tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri; esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata. È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 24 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.