“Dopo una lunga giornata di lavoro e di dialogo molto diretto, cerchiamo attivamente un accordo ambizioso”. È un tweet di fondamentale importanza quello firmato dal presidente francese Emmanuel Macron direttamente dal G7 di Charlevoix, in Canada. Sul tavolo delle trattative, ovviamente, spicca la guerra dei dazi. Lo stesso Trump ha spiegato che “il commercio dovrebbe essere libero da tariffe, barriere e sussidi, che però devono cadere per tutti”, “Vogliamo un commercio equo, non possiamo più permetterci pratiche ingiuste che danneggiano gli Stati Uniti, è inaccettabile – spiega il tycoon – Gli Usa sono stati trattati ingiustamente sul commercio: io non do la colpa agli altri, do la colpa ai nostri leader passati. Abbiamo perso 817 miliardi di dollari sul commercio, è ridicolo e inaccettabile”. Ma agli alleati rivolge un avviso: “Se pensano a rappresaglie stanno compiendo un errore”.
A margine degli incontri, il Conte e il presidente americano Donald Trump hanno avuto un colloquio: il premier avrebbe ricevuto un invito informale a Washington dal numero uno della Casa Bianca per un nuovo incontro. Il presidente Donald Trump, dal canto suo, ha proposto ai leader del G7 di valutare la possibilità di eliminare tutte le tariffe. “Dovremmo almeno considerare zero tariffe, zero barriere, rottamandole tutte”, ha detto Trump ai colleghi, secondo quanto riporta Politico. “E i sussidi?”, avrebbe replicato il premier canadese Justin Trudeau. Secondo Politico, le dichiarazioni di Trump sono state interpretate dagli altri leader come retoriche: “Lo considereremo come un punto di partenza”, è stato il commento della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Lo stesso presidente francese Emmanuel Macron ha riferito ai cronisti che “sono stati fatti passi avanti” al G7 sul commercio che vede i Paesi Ue e il Canada intenti a convincere Trump a rinunciare ai dazi sull’acciaio e l’alluminio importati in Usa. Sia il Canada e sia l’Ue hanno presentato ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro i dazi di Trump e annunciato ritorsioni.
“Condividiamo un continente: l’Europa. Una storia e valori comuni”, aveva twittato il presidente francese Macron al termine del primo incontro bilaterale con il neopremier italiano. Ma la più grande soddisfazione per Conte arriva dal plauso incassato da Trump per aver sostenuto la sua proposta di riportare la Russia al tavolo dei grandi. Palazzo Chigi però ha precisato che “Roma non decide da sola” e la stessa Angela Merkel sottolinea l’unanimità degli europei nel condizionare la svolta ad un progresso nella crisi ucraina.
“Per quanto riguarda le sanzioni, gli accordi di Minsk sull’Ucraina non sono ancora attuati – ha dichiarato il premier – Ma noi abbiamo prospettato a tutti che avere la Russia isolata non conviene a nessuno, quindi ho rappresentato l’auspicio mio e dell’Italia che ci spossa essere quanto prima un G8 con la Russia seduta al tavolo”. “Sulla Russia abbiamo una posizione di dialogo che non significa abbandonare dall’oggi al domani il sistema delle sanzioni”, ribadisce Conte.
Conte ha quindi confermato di avere avuto “un colloquio davvero molto cordiale” con Trump. Trump, ha detto il premier, si è detto “molto contento che due forze nuove abbiano ricevuto il consenso elettorale e siano riuscite a formare un governo in Italia”.
Trump ha intanto già lasciato il summit canadese volando a Singapore per lo storico vertice con il leader nordcoreano Kim Jong-un. “Una missione di pace”, l’ha definita il presidente americano. “Sento che Kim vuole fare qualcosa di grandioso per il suo popolo e ora ha questa opportunità e sa che non ne avrà un’altra. È una possibilità secca”. In contemporanea a Qingdao, in Cina, l’anti vertice dei Paesi della Shanghai Cooperation Organization (Sco), con Putin, Xi Jinping e Rohani.
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