Cantone replica a Conte: “Il mio incarico scade nel 2020”

di Redazione

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Cantone replica a Conte: “Il mio incarico scade nel 2020”

| giovedì 07 Giugno 2018 - 08:27

“Continuerà a fare anticorruzione? “Certamente, il mio incarico scade nel 2020”. Sono le parole del presidente dell’Anac Raffaele Cantone che risponde, così, ai cronisti prima di entrare ad un convegno alla Luiss in merito alle parole pronunciate ieri dal premier Giuseppe Conte alla Camera. Ieri Conte alla Camera aveva detto che “non abbiamo i risultati che ci attendevamo, e forse avevamo investito troppo”. “Negli ultimi tre anni sul fronte dell’anticorruzione sono stati fatti passi avanti, come non avveniva da tempo”, ha detto il presidente dell’Anac, intervenendo al convegno Luiss ‘Legalita’ e Merito’.

Toninelli incontra Cantone

“Non è vero – ha concluso – che parlare di anticorruzione fa male al Paese, non rischiamo di dare un’immagine sbagliata. Non bisogna mettere sotto il tappeto la spazzatura”.  Il neo ministro dei Trasporti e della Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha incontrato oggi Cantone. “Il mio ministero intende aprire un tavolo di confronto per le migliorie legislative che servono. Cercheremo la massima collaborazione con Anac, nella convinzione che bisogna voltare pagina rispetto ai troppi scandali del passato”, ha detto Toninelli. “Semplificazione per far ripartire gli investimenti e liberare le energie del Paese. Trasparenza per garantire legalità ed efficacia alla lotta anti-corruzione. Il settore degli appalti pubblici può e deve coniugare sburocratizzazione e rigore etico”, ha sottolineato Toninelli.

“La corruzione fiorisce soprattutto laddove c’è eccessiva discrezionalità nelle decisioni, accompagnata da complessità e opacità nelle regole. Ecco perché una reale semplificazione, a favore soprattutto degli enti locali che devono investire per migliorare le loro infrastrutture e i servizi ai cittadini, può e deve coniugarsi con controlli più penetranti, in maniera da colpire non solo la pratica della mazzetta, ma anche e soprattutto quell’area grigia in cui prospera la collusione tra colletti bianchi, imprenditori compiacenti e criminalità organizzata”, ha spiegato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La telefonata tra Conte e Cantone

“Questa mattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sentito al telefono il presidente dell’Autorità Nazionale  Anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone. Un colloquio cordiale nel corso del quale hanno convenuto sulla necessità di rafforzare la lotta alla corruzione individuando specifici percorsi di legalità nell’ambito Pubblica Amministrazione, operando, tuttavia, una semplificazione del quadro normativo vigente, in modo da consentire il riavvio degli investimenti nel settore dei contratti pubblici”. Lo afferma una nota di Palazzo Chigi.

Intanto, incassate le due fiducie, prima al Senato e poi alla Camera, l’esecutivo ha i pieni poteri. Oggi si svolgerà il primo CdM e poi, da venerdì, primo impegno internazionale per il premier Giuseppe Conte che sarà in Canada al G7.

“Ci dovremo far rispettare”, ha dichiarato il presidente del Consiglio. Sul debito e i rapporti con l’Europa chiarisce: “Noi siamo per negoziare su questo fronte”, quello della “discesa progressiva del debito”.

Al via il primo Cdm, i temi caldi 

Nella riunione di oggi dovrebbe essere ratificato il passaggio della delega al Turismo presso il ministero dell’Agricoltura. Ma per mettere mano ai dossier più caldi, come quello delle pensioni e della nomina dei viceministri e dei sottosegretari, si attenderà il rientro a Roma del premier Conte. 

E proprio su questo tema ci sarebbe qualche divergenza tra i due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, principalmente sul metodo. Entro il 16 giugno, poi, il Governo si dovrà occupare anche delle nomine di Cdp. Per la guida, in pole, c’è Massimo Sarmi, proposto dalla Lega e sul quale il Movimento potrebbe convincersi.

 

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