Nel momento di maggiore difficoltà, sono i campioni a venire fuori. In una gara-3 complicata, in cui i Cleveland Cavaliers erano partiti fortissimo e Steph Curry aveva le polveri bagnate (1/10 da 3) sul parquet dei Cavs, è stato Kevin Durant a prendere per mano i Warriors, trascinandoli al successo con 43 punti che valgono il 3-0 nella serie e, di fatto, una bella fetta di titolo NBA. Nessuno, nella storia del basket a stelle e strisce, ha mai recuperato da una simile situazione, e sembra troppo anche per questo LeBron James.
La partita è stata di quelle vibranti, senza esclusione di colpi. I Cavaliers, vogliosi di rimettere in equilibrio la serie, erano parsi motivatissimi nei primi minuti, in cui quasi ogni tiro dei padroni di casa andava a bersaglio. Col passare dei minuti, però, è venuto fuori il valore di Golden State, in una partita vissuta in maniera particolarmente nervosa da LeBron James, spesso impegnato a protestare con gli arbitri per mendicare un fischio a favore in situazioni al limite.
Nel finale di gara, con il punteggio ancora in equilibrio, sono Iguodala e Durant a chiudere i conti: il numero 9 con la schiacciata dopo il taglio a canestro, ad ammutolire la Quicken Loans Arena; KD con la tripla da distanza siderale, quando mancavano 50 secondi alla fine, per il +6 che di fatto certifica il 3-0 Warriors nella serie. I 43 punti fatti registrare nella notte sono il massimo in carriera nei playoff per l’ex Thunder, incoronato da LeBron come il miglior avversario mai affrontato.