Il Milan cerca, ma non sarà facile trovare. Al Diavolo serve l’attaccante rapace: Gattuso lo sa – in realtà servono anche altri innesti in altri reparti – e riconosce che il suo Milan ha primariamente bisogno di una punta di peso, di un uomo-goal in area di rigore. E allora ecco due nomi di mercato per questo reparto in deficit: Timo Werner (22 anni, calciatore del Lipsia) e Alvaro Morata (25 anni) del Chelsea.
Due trattative che – dalle parti di Via Aldo Rossi – farebbero meglio a dire sottovoce: perché prima si dovrà attendere la decisione dell’Uefa circa la prossima partecipazione all’Europa League del Milan, e da questo nodo cruciale dipenderà la prossima finestra di calciomercato rossonera, ma come adesso sotto la lente d’ingrandimento del massimo organo calcistico europeo.
Ma intanto ecco i primi due nomi: Werner e Morata appunto, senza tralasciare diversi rumors che portano a piste secondarie – più “mature” per così dire – chiamate Radamel Falcao e Ciro Immobile. Ma il Milan, quello dalla linea verde, che non a caso ha visto nel baby-bomber Cutrone il miglior attaccante stagionale (certa la sua permanenza in rossonero, al contrario di quella di Kalinic ed André Silva), cerca la punta di diamante abituata ad andare in doppia cifra.
Alvaro è uno dei desideri palesati dal ds del Milan Massimiliano Mirabelli: il calciatore ex Juventus e Real Madrid ha vinto trofei dovunque sia andato. Magari non sempre protagonista, certo, ma Alvaro è sempre stato uno degli assi nella manica dei propri allenatori, da Conte ad Allegri fino a Zidane. Forse un po’ in ombra in quest’ultima stagione – dove ha comunque vinto la Coppa d’Inghilterra – ai Blues del Chelsea, Morata è pronto a ritornare in Italia con un bagaglio e una maturità calcistica maggiore rispetto a prima.
Puntare su Timo Werner, invece, potrebbe essere una scelta azzeccata per il Milan. Il calciatore tedesco – impegnato nei prossimi mondiali in Russia 18 – potrebbe dimostrare già quest’estate il suo valore mettendosi in mostra con la nazionale tedesca. Werner – al contrario di Morata decisamente più mobile e che può giocare con un compagno di reparto – è il classico bomber di razza: la punta di peso che, forse non proprio elegante, in un modo o nell’altro trova sempre la via del goal.
Scegliere Werner non sarebbe, per il Milan, un’idea poi così peregrina: ripartire con un attaccante apparentemente meno noto (ma che ha dimostrato grandi cose al Lipsia) potrebbe, per i rossoneri, rappresentare l’inizio di un nuovo cammino.