L’economia italiana è in rallentamento e peggiora il clima di fiducia di famiglie e imprese. Il rapporto sul terziario dell’ufficio studi di Confcommercio presentato oggi all’Assemblea dice che la crescita a fine 2018 dovrebbe attestarsi al’1,2% per rallentare all’1,1% nel 2019.
La sfiducia deriva dalle incertezze sulle prospettive del mercato interno e degli ordinativi. In calo la produzione del settore manufatturiero e le esportazioni, oltre agli investimenti. Alla “luce di queste evidenze – sottolinea Confcommercio – le previsioni del Def appaiono ottimistiche”.
“Serve una forte responsabilità comune per consolidare la fiducia di famiglie, imprese, risparmiatori e investitori, condizione necessaria per la stabilità, la tutela dei risparmi e il proseguimento di una fase favorevole”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio all’Assemblea di Confcommercio.
E ha poi aggiunto: “Occorre un impegno condiviso per favorire l’imprenditorialità e le prospettive di sviluppo con investimenti in infrastrutture, innovazione e formazione per rendere il nostro sistema più competitivo nel quadro europeo, nella riconfermata sostenibilità delle finanze pubbliche”.
“Sull’Iva non si tratta e non si baratta!” ha precisato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli rivolgendosi ai ministri presenti all’assemblea di Confcommercio, che riprende la battaglia per evitare le clausole di salvaguardia e l’aumento dell’Iva. E ha aggiunto: “La vera salvaguardia per imprese e cittadini è difendere i loro redditi, il potere d’acquisto, la competitività diffusa delle imprese”.