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No a riforma trattato di Dublino, Salvini ha l’ok da Austria e Ungheria

“Un alleato forte”: questa la considerazione dell’Austria nei confronti dell’Italia. Il ministro dell’Interno austriaco, Herbert Kickl, ha fatto sapere che se non ci sarà un’intesa sulla proposta per la riforma del regolamneto di Dublino sul tavolo, al vertice dei leader Ue di giugno, alla prossima riunione informale Affari interni di Innsbruck, a settembre (durante la presidenza austriaca), “annuncerò qualcosa come una piccola rivoluzione copernicana” sulla politica di asilo.

Intanto, in mattinata, sette Paesi si sono detti contrari alla proposta della presidenza bulgara sulla riforma di Dublino, come base di lavoro per il vertice dei leader di giugno. Sono: Italia, Spagna, Austria, Romania, Ungheria, Slovenia e Slovacchia. Tre Paesi: Estonia, Polonia e Gran Bretagna, non si sono espressi. Gli altri 18, pur non soddisfatti lasciano la porta aperta al negoziato, al summit. Tra questi Grecia, Malta, e Cipro, spaccando così il fronte mediterraneo. Si apprende da fonti a Lussemburgo.

Salvini: “Nostra vittoria a Lussemburgo”

Quello che è successo al vertice dei ministri a Lussemburgo “è una vittoria per noi, sono molto soddisfatto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commentando la posizione di 7 Paesi che si sono detti contrari alla proposta della presidenza bulgara sulla riforma di Dublino. “Noi – ha aggiunto – avevamo una posizione contraria ed altri Paesi ci sono venuti dietro, abbiamo spaccato il fronte. Significa che non è vero che non si può incidere sulle politiche europee”.

Il testo della proposta di riforma della presidenza bulgara passerà ora all’attenzione del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che deciderà come portare avanti la discussione al summit dei leader. Altre fonti osservano comunque che resta poco tempo per una trattativa molto complicata che, anche alla luce della posizione espressa dalla Germania, appare avviarsi su un binario morto. 

Belgio, riforma regolamento è morta

“La riforma del regolamento di Dublino è morta”, ha dichiarato il segretario di stato all’Asilo belga Theo Francken (N-VA), al termine della prima parte di lavori del consiglio Affari interni a Lussemburgo. “Non c’è una base sufficiente per andare avanti nella discussione. Molti Paesi hanno espresso resistenze importanti”, ha affermato Francken.

Salvini ha l’ok di Austria e Ungheria

E ha parlato a 360° Matteo Salvini, nella serata di ieri, durante un comizio a Fiumicino, annunciando che “in Lussemburgo noi diremo no al regolamento che tratterebbe per più tempo i migranti irregolari in Italia”. Il ministro dell’Interno fa sapere di aver “avuto una telefonata cordiale con il primo ministro ungherese Viktor Orban: lavoreremo per cambiare le regole di questa Unione europea”.

Salvini tra migranti e flat tax

Salvini ha poi parlato della flat tax, affermando che “applicheremo quello che è scritto nel contratto. Il primo intervento è la pace fiscale, cioè la chiusura delle liti fra gli italiani ed Equitalia. Il secondo intervento è sulle imprese, realizzabile fin da subito. L’anno prossimo si interviene sulle famiglie. Questo è il cronoprogramma del governo”.

I nemici di Salvini: “Da Soros a Balotelli a Saviano”

“Abbiamo tanti nemici, ci hanno attaccato Soros, uno dei più grandi speculatori mondiali, Balotelli, ognuno ha i profeti che merita, e Saviano, che ho querelato”, ha proseguito il ministro dell’Interno. E dopo le polemiche per le dichiarazioni del ministro leghista Lorenzo Fontana sulle famiglie arcobaleno, è intervenuto anche Salvini così: “Il governo non entra nella camera da letto, ma un bambino ha diritto ad avere una mamma ed un papà, non il genitore 1, 2 o 3”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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