Lo chiamano già il ‘caso-tonno-rosso’. E non a torto. A Palermo infatti (e in un solo giorno) si sono registrati 8 casi di intossicazione da parte di pazienti che avevano appena consumato tonno rosso.
I ricoveri all’Ospedale Cervello e i controlli di rito
Tra gli 8 casi, un uomo cardiopatico, ricoverato al Cervello a causa di un infarto. Le ragioni dell’attacco di cuore risiederebbero tutte, dunque, nell’ingerimento di una partita di pesce acquistato nella stessa giornata da un pescivendole della località di Isola delle Femmine. In meno di 24 ore, sono stati dimessi dopo gli accertamenti di rito. Altri 5 pazienti, invece, hanno accusato nausea e altri sintomi tipici dell’intossicazione. Sono stati dimessi dopo gli accertamenti di rito, nell’arco cioè di 24 ore.
I casi più gravi e la sospetta sgombroide
Gli altri due casi gravi, invece, si sono registrati all’ospedale Civico. Due donne, madre e figlia di 62 e 32 anni, sono state ricoverate nella notte. Hanno riferito al personale sanitario di aver mangiato del tonno acquistato proprio ieri da un ambulante in piazza Torrelunga.
Secondo il parere degli esperti, il tonno in questione avrebbe potuto contenere un alto livello di istamina, una sostanza tossica derivata dalla degradazione della carne di tonno. A dosi elevate, infatti, l’istamina può causare l’insorgere della sindrome sgombroide che manifesta sintomi simili a quelli di una normale allergia.