Panama, imprenditore italiano sparito da due anni: appello della moglie

di Redazione

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Panama, imprenditore italiano sparito da due anni: appello della moglie

| lunedì 04 Giugno 2018 - 13:34

Il produttore discografico torinese Cristiano Zeviani risiedeva da tempo a Panama, ma due anni fa è sparito nel nulla. Non si conosce la sua sorte anche se sono state avanzate diverse ipotesi e il mistero si è infittito dopo la scoperta di atti di vendita di sue proprietà stipulati dopo la scomparsa, così la moglie, Marcella Guarini, ha deciso di tornare in Italia per chiedere aiuto al ministero degli Esteri

Imprenditore italiano sparito da due anni: appello della moglie

In un’intervista al Corriere della Sera, Marcella Guarini precisa: “Voglio chiarire cosa sia successo a mio marito“. Era il 10 maggio 2016, quanto la magistratura di Panama ha iniziato a lavorare sul caso di Zeviani, scomparso proprio allora. Nel fascicolo aperto dagli inquirenti, si sono ammassati documenti poco chiari. Sembra infatti che dopo la data di scomparsa dell’uomo siano state registrate delle cessioni di proprietà da parte di qualcuno che si spaccia per Cristiano, vendendo a nome suo terreni  di valore a lui intestati.

È stata la moglie ad accorgersi degli strani movimenti tra le proprietà del marito, quando è andata a controllare gli atti del patrimonio. I notai a cui risalivano gli atti hanno sempre detto che era tutto falso ma intanto i presunti acquirenti sono stati messi sotto inchiesta dai magistrati di Panama. Il Tribunale locale ha anche affidato a Marcella Guarini la custodia dei beni del marito, compresi i terreni recuperati dalle vendite false. La donna si è presentata su quei terreni accompagnata dall’avvocato ed è stata accolta dalle fucilate di alcuni contadini.

Sono tante le ipotesi sollevate sul caso. Qualche amico ritiene che dietro alle vendite ci sia lo stesso Zeviani, che si nasconde per fuggire da qualcuno. Altri invece ritengono che sia stato ucciso e che qualcuno stia cercando guadagni tramite le vendite. Intanto alcune telefonate anonime indicherebbero i luoghi di sepoltura dell’uomo, tra le chiamate anche quella di un detenuto siciliano secondo cui l’imprenditore era stato rapito da persone che erano in affari con lui in un’operazione immobiliare finita male.

Gli episodi poco chiari sono ancora tanti. Le uniche certezze sembrano le vendite e il racconto della moglie secondo il quale Zeviani, nell’ultimo periodo prima della scomparsa, era sempre spaventato e si comportava in modo strano, tanto da riempire la casa di cani e telecamere di sicurezza. Ora l’appello di Marcella alla Farnesina e alla procura di Roma: “Non lasciatemi sola“.

 

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