Il Milan è nuovamente punto e capo. Le possibilità e le speranze di ritornare il grande club d’un tempo, quello grande e vincente, sono legate all’Europa League. Il triangolo Li-Fassone-Mirabelli,ancora una volta, appare con le mani legate. Tutto, insomma, dipenderà dalla partecipazione alle coppe europee.
Il futuro
Adesso, come per magia, ecco riapparire la solita frase: “Da questo dipenderà il futuro del Milan”. O almeno, se non tutto, una piccola grande fetta del futuro rossonero: si tratta del mercato in entrata del Diavolo, fondamentale per puntellare una rosa in fase di collaudo. Serviranno innesti importanti in ogni reparto – Gattuso lo sa e li chiede – ma il coltello dalla parte del manico lo tiene la Uefa.
Il mercato del Milan dipenderà, infatti, dalla partecipazione alla prossima Europa League, decisione riservata alla Uefa che sta valutando tutte le garanzie economico-societarie rossonere. Giovedì dovrebbe arrivare la risposta definitiva dal massimo organo calcistico europeo, la Uefa appunto, anche se dalle parte di Via Aldo Rossi non trapelano sensazioni positive.
Con l’Europa. Senza Europa
Con il Milan in Europa League, però, ecco nomi top (in tutti i reparti, ma specie per quello offensivo) in entrata: dal Gallo Belotti al sogno Immobile fino al monegasco Falcao. Tutti giocatori di livello questi, di età e caratteristiche differenti ma con il medesimo vizio del goal. Se Europa non sarà, invece, i profili in entrata per il Diavolo scemerebbero: Zaza il nome in cima alla lista, ma per adesso è solo un’ipotesi. Occhio anche ai nomi in uscita: senza la vetrina dell’Europa League diversi giocatori (da Suso a Donnarumma passando per Bonaventura e Romagnoli) potrebbero abbandonare la barca e cercare fortuna altrove.