Tutti gli occhi sono puntati sul Mugello. I ducatisti, in Italia, hanno regalato spettacolo. E l’Italia li ha ricompensati con una doppietta storica che segna un primato mondiale.
Ѐ una festa tutta italiana. Anche Palma di Maiorca, oggi, si è spostata sull’Appenino tosco-emiliano. E Jorge Lorenzo, assoluto masterclass del Mugello, sembra più romagnolo di Dovi che si prende un grandioso secondo posto in una gara ad alta tensione che, dopo il tira e molla tra Petrucci e Iannone, vede Rossi in terza posizione. La Ducati ha trionfato in casa. Marquez è quasi out. A lui resta il titolo di Capitan America. Qui siamo in Italia e, finalmente, c’è un altro copione.
#MotoGP RACE ?
An absolute MASTERCLASS by @lorenzo99 as he takes his first @DucatiMotor WIN! ?@AndreaDovizioso takes second and @ValeYellow46 rounds out the podium places in Mugello ??#ItalianGP pic.twitter.com/2RbmTBLslV
— MotoGP™??? (@MotoGP) 3 giugno 2018
I primi 12 giri: il colpo di scena che fa crollare Marquez
Il poleman della griglia di oggi è lui, il Valentino nazionale. Lui che sul Mugello, ha vinto 9 volte, 7 delle quali in motoGP. Consecutivi, peraltro, dal 2002 al 2008. Rossi, quindi, non centra il bersaglio da 10 anni, ma questa volta sogna. E moltissimi sognano con lui. Peccato.
Scatta il giro di ricognizione e, subito dopo, la partenza. Il via di Lorenzo è fenomenale, immediatamente davanti a tutti. Marquez, intanto, entra su Petrucci e si prende, al primo giro, già la terza piazza. Sono in molti, invece, a finire fuori pista nei primissimi giri. Pedrosa è out, poi Nagakami. Scivola e va fuori anche Redding, mentre Miller cade alla quarta curva. Poi finisce anche la corsa di Luthi. Ma andiamo ai primi della classe. Lorenzo ancora avanti a tutti, Marquez lo piantona. Poi, il colpo di scena.
Siamo al quinto giro. Non ci crede nessuno. Marquez prende la decima curva troppo largo. La sua Honda traballa, ma resta in equilibrio. Poi, il patatrac. E finisce nella ghiaia. L’errore gli costa carissimo, ma lo assolve dalla fine. Marquez, infatti, riparte. Ultimo, ma riparte. Intanto, i sorpossi. Mostruoso Dovi su Rossi: Valentino perde posizione. Poi Petrucci fa il miracolo, passa Rins e ruba il quinto posto. Rossi invece va in quarta, surclassato anche dalla Suzuki di Iannone.
La seconda metà di gara: la grandiosa doppietta Ducati
Peccato per Iannone che, dopo il 12esimo giro, perde colpi. Non prende una curva come andrebbe presa. Sempre largo in uscita. Ad approfittarne sono sia Rossi che Rins che aveva ripreso nella prima metà di gara. Se fosse questo il podio confermato, sarebbe miracolo-Ducati. Dovi e Jorge guidano la gara con un vantaggio sostanzioso sulla Ducati non ufficiale di Petrucci, al terzo. Intanto, ai piedi del podio, fremono Rossi e le Suzuki che, nella storia del moto mondiale, non è mai salita sul podio del Mugello.
Rins attacca Rossi, lo supera. Poi sbaglia. Valentino riprende posizione, seguito da Iannone. L’errore costa caro il second-man della Suzuki scivola in sesta posizione. Un attacca e stacca tutto da seguire. Ora Valentino ci crede. Vuole salire sul podio del Mugello. Il sorpasso arriva al 18esimo. Rossi stacca sul cordolo e ce la fa. Viaggia terzo. Iannone, poi, approfitta del calo di morale di Petrucci e si prende la quarta piazza. Sembra una vera battaglia. Peccato per Petrucci: la Ducati non ufficiale poteva arrivare terza. Erano in molti a crederci. Ora scommettono su Rossi. Al 22esimo è il solito copione: Iannone ci prova con Valentino e resta deluso.