Nuovi dettagli si aggiungono nell’identificazione dell’uomo claudicante scoperto negli scorsi giorni a Pompei. Sotto i suoi resti infatti è stato individuato il bottino che probabilmente stava portando con sé nella fuga. L’ultimo fuggiasco, così è stato soprannominato, è stato ritrovato con un sacco di cuoio con 20 monete d’argento e una chiave di ferro, magari della dimora che aveva da poco dovuto abbandonare.
Un tesoretto non indifferente che equivale a 80 sesterzi e a 500 euro di oggi, una cifra con cui a Roma, spiegano gli esperti, si poteva vivere in maniera agiata per due settimane. Dunque non un uomo propriamente ricco ma neanche povero, probabilmente un commerciante che si era attardato a prendere la via della fuga a causa dell’infezione alla gamba o per osservare l’eruzione del Vesuvio.
Nello spostare il corpo dell’ultimo fuggiasco di Pompei per trasferirlo in laboratorio, gli archeologi hanno intravisto la sacca con le monete sotto le costole sfondate dal macigno che ha colpito l’uomo nella fuga. A quanto sembra le monete appartengono a periodi diversi anche se saranno le analisi approfondite condotte in laboratorio a conferire maggiori dettagli a una vicenda di 1900 anni fa.
Lo studio dello scheletro è stato affidato anche al Policlinico di Napoli e insieme a quello sugli oggetti permetterà di ricostruire la storia di quest’uomo e il contesto di vita in cui si muoveva.