Le due Coree tornano a parlare di pace e di denuclearizzazione dopo i dialoghi di alto livello scaturiti nell’accordo della scorsa settimana tra il presidente Moon Jae-in e il leader Kim Jong-un. Si è quindi rimediato alla cancellazione di metà maggio decisa da Pyongyang in risposta alle esercitazioni militari Usa-Corea del Sud.
Lo scopo, ha detto il ministero dell’Unificazione sudcoreano, è di dare attuazione alla Dichiarazione di Panmunjom firmata dai due leader il 27 aprile nel loro primo vertice. Il meeting, iniziato alle 10:00 locali (3:00 in Italia) presso la House of Peace, edificio di Panmunjeom nella parte sudcoreana, ha visto la delegazione di Seul guidata dal ministro dell’Unificazione Cho Myoung-gyon e quella del Nord da Ri Son-gwon, a capo del Comitato per la riunificazione pacifica della Corea.
Le due Coree tornano a parlarsi dopo lo stop
La Corea del Nord ha proposto di tenere una serie di eventi congiunti al Sud per rimarcare l’anniversario del primo summit intercoreano tenuto nel 2000. Seul ha invece chiesto la istituzione dell’ufficio di collegamento intercoreano alla città di confine di Kaesong, quale primo passo dell’attuazione della Dichiarazione di Panmunjom firmata dai leader dei due Paesi il 27 aprile. Il Nord, secondo la Yonhap, ha approvato.
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha intanto riaffermato l’impegno per la denuclearizzazione della penisola coreana esprimendo l’auspicio su un processo a fasi progressive per risolvere la questione ricevendo ieri il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Kim ha quindi ribadito che la prospettiva di Pyongyang “verso la denuclearizzazione resta ancora invariata, coerente e stabile”, ha riportato Kcna in un dispaccio. “Egli ha sperato che le relazioni Corea del Nord-Usa e la denuclearizzazione siano risolte per stadi”.
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