Da qualche ora abbiamo finalmente il Governo. Ci sono riusciti i due bravi ragazzi Di Maio e Salvini che raggiungono un risultato che, probabilmente, lascia increduli essi stessi per primi, al termine di un percorso faticoso, tutto in salita e con tagliole dietro ogni angolo. Ho voluto seguire il più possibile lo svolgimento di questa vicenda ed oggi, giunti alla conclusione, due sono le considerazioni che mi sorgono spontanee.
La prima è che questi novanta giorni hanno fornito a tutti noi la prova di quanto l’Italia sia realmente e fortemente dominata dai dicktat dell’Unione Europea e principalmente della Germania, che fino all’ultimo ha cercato di dominare i fatti e che, con l’arroganza che storicamente la contraddistingue, ha colto l’occasione per offendere l’ intero popolo italiano. Ed è ormai evidente a tutti, ed oggi resta inequivocabilmente provato, anche il simmetrico contrario: cioè che tutti i governi precedenti sono andati de plano e con le pacche sulle spalle perché hanno viaggiato ubbidienti agli ordini della signora Merkel. Da tre mesi i nostri salotti sono invasi da tromboni di ogni genere: direttori di prestigiose testate, conduttori televisivi, scrittori, politologi insigni, programmi televisivi interminabili. Tutti e ciascuno impegnati a valutare uomini e cose, a prevedere il futuro della Nazione, a scrutare i gesti e gli sguardi dei due giovani leaders per trarne presagi. Non parliamo poi dei tromboni politicanti da parte dei quali si sprecano critiche al vetriolo sui personaggi impreparati, sconosciuti ed inadeguati, ambasciatori solo di un futuro disastroso per il popolo, sfrontatamente provenienti proprio da coloro che questo popolo hanno ridotto alla fame e che difatti da questo popolo sono stati mandati a casa malamente; e piuttosto dei quali l’impreparazione è tale da non essersi ancora chiesti il perché gli sia accaduto. Dichiaro subito di non avere votato né per 5Stelle né per la Lega , ma da cittadino di questo Stato reputo inaccettabile che si giudichi un risultato elettorale profetizzando un futuro catastrofico nel massimo dispregio della volontà popolare, espressa nell’esercizio del proprio diritto democratico esercitato da ogni cittadino di questo Stato.
E quì la seconda considerazione. È vero: tutti questi parlamentari sono nuovi e qualche ministro – compreso il presidente Conte- è ai più sconosciuto.
Ma il problema vero non è questo né il futuro nostro: il loro problema vero è che questi parlamentari e questo Governo sono ingestibili.
Perché se si discute di notorietà, infatti, o di competenze? Proprio loro che oggi inveiscono, in che mani ci hanno tenuto fino ad oggi ? Siamo stati o no fino ad oggi nelle mani della ministra alla Pubblica Istruzione Fedeli che, nella “buona scuola”, ha profuso tutta la sua scienza e conoscenza derivate da una laurea ed un diploma mai presi, ed impunemente millantati come soltanto in questo Paese è possibile che accada? Chi la conosceva? O nella mani della ministra Boschi, addirittura pure sottosegretaria alla Presidenza, la cui unica qualità è la sua applaudita bellezza? E la eterea e giovane signora Madia ministra della Amministrazione Pubblica, chi la conosceva ? Era persona competente? E che dire del ministro allo Sport, Totti, indagato? Era forse un personaggio di spicco nel quadro nazionale ed internazionale? Abbiamo già dimenticato il giglio magico? Banca Etruria e company? Eppure nessun giornale che non fosse di opposizione gridava allo scandalo, né questo ed altro faceva presagire futuri catastrofici ai tromboni di rito, anzi: ogni scandalo doveva essere svalutato e sopito per l’unica,validissima ragione che costoro dovevano assolutamente restare lì, nonostante ogni cosa, scrupolosi esecutori degli ordini superiori ed ossequiosi garanti del sistema. La notorietà, la competenza, il futuro del Paese, i risparmi degli italiani, la legge Fornero, l’occupazione giovanile, le imprese che falliscono, i gioielli di famiglia comprati tutti da investitori esteri: ma che bravi, se ne sono accorti! Per concludere: opinionisti tromboni e politici avvelenati per avere perso la poltrona, il gioco è stato scoperto ed è finito. E vi dico come disse il magnifico Totò :” Ma mi faccia il piacere!”