Cinquant’anni dopo, le Orestiadi di Gibellina ricordano il terremoto devastante che, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, sconvolse la Sicilia occidentale tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento.
A ripercorrere il calvario dei terremotati del Belice, dal 7 luglio all’11 agosto, troveremo numerosi artisti tra i quali Alessandro Haber, Stefano Accorsi, Marco Baliani, Silvia Ajelli, Emilio Isgrò, Francesca Benedetti, Paolo Briguglia, Filippo Luna, Vincenzo Pirrotta, Claudio Gioè e Leo Gullotta.
La 37ma edizione del Festival, con la direzione artistica di Alfio Scuderi, punta, dunque, sulla memoria, con l’obiettivo di rappresentare il dolore di quel tragico evento fino ad arrivare alla speranza e al grande traguardo della ricostruzione della Valle del Belice.
In calendario, quindi, tre eventi prodotti in esclusiva per il Festival, tre prime nazionali, un laboratorio di teatro sensoriale, un premio teatrale e due produzioni rivolte a giovani artisti under 35, un weekend dedicato al decennio 68/78, e ancora incontri, letture, performance.
Sarà un mese all’insegna della cultura contemporanea, della narrazione, del teatro, un percorso attraverso quattro temi:
#ClassicoContemporaneo, #QuarantaCinquanta, #CittaLaboratorio,#PoeticamenteSicilia.
Il progetto comprende una mostra, una serie di performance e una residenza artistica a Gibellina e nel territorio circostante, ed è realizzato con il sostegno di Arts Promotion Centre Finland, Myymälä2 galleria di Arte Contemporanea a Helsinki, il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia a Roma, il Comune di Gibellina.
Sabato 7 luglio si inizia con La Lunga Notte del contemporaneo che vedrà in scena Alessandro Haber e Mario Bellavista, Gianni Gebbia e Giovanni Scarcella, Igor Scalisi Palminteri e Angelo Cicurella, la Compagnia Franco Scaldati.
Gli artisti si esibiranno dal tramonto fino a notte per festeggiare i linguaggi dell’arte contemporanea: quattro performance inedite, immaginate e costruite per Gibellina, in occasione di Manifesta 12.
Domenica 8 luglio al via il #ClassicoContemporaneo, con un adattamento originale dell’Orlando Furioso con Stefano Accorsi, sotto la Montagna di sale di Paladino.
Dal 9 al 13 luglio un evento di teatro sensoriale, un laboratorio creativo con performance finale a cura dei fondatori del Teatro de Los Sentidos di Barcellona, costruito nel Giardino degli odori del Baglio di Stefano.
Il 15 luglio La Gibella del martirio, primo testo rappresentato alle Orestiadi che sarà letto dal suo autore Emilio Isgrò e da Francesca Benedetti, protagonista della prima messa in scena, con le musiche originali di Vincenzo Pennisi.
Il 19 luglio le Orestiadi ricorderanno Paolo Borsellino attraverso due progetti di teatro civile: Parole d’onore e Mala’ndrine.
Il 21 luglio previsto anche un omaggio a Ignazio Buttitta, con Pomice di Fuoco, di Vincenzo Pirrotta, e un omaggio a Franco Scaldati, con Notturno Macbeth, nell’adattamento originale di Umberto Cantone.
Dal 27 al 29 luglio a Gibellina si parlerà di terrorismo, di ‘68, di utopia, di storia, raccontando quegli anni difficili, travagliati e intensi, attraverso tre spettacoli e un incontro: Le stanze di Ulrike, prima nazionale con la regia di Rosario Tedesco, che racconta Ulrike Meinhof; Corpo di Stato, narrazione sul caso Moro di Marco Baliani; La fantasia al potere, performance musicale.
Uno spazio sarà dedicato anche ai giovani artisti siciliani under 35 con il premio teatrale #CittàLaboratorio, che presenterà in anteprima, il 3 e il 4 agosto due progetti della compagnia Quatriatri e di Gabriele Cicirello.
L’11 agosto, La città invisibile, chiuderà il Festival ricordando ancora una volta il terremoto, le sue vittime e la città di Gibellina vecchia.
Nel programma delle Orestiadi anche numerose iniziative legate alle arti visive a cura del Museo delle Trame Mediterranee, visitabili durante il Festival:
Trasversalità dello spazio, fino al 13 luglio, in collaborazione con l’Università dei Paesi Baschi.
Growing a Language, fino al 2 settembre, una proposta transdisciplinare di Collective Intelligence, collettivo di artisti che vivono e lavorano in Finlandia, in Germania e a Palermo.
Il progetto comprende una mostra, una serie di performance e una residenza artistica a Gibellina e nel territorio circostante, ed è realizzato con il sostegno di Arts Promotion Centre Finland, Myymälä2 galleria di Arte Contemporanea a Helsinki, il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia a Roma, il Comune di Gibellina.