Voltafaccia sulla firma della prima carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale a Bologna. In seguito a una serie di mobilitazioni da parte dei fattorini bolognesi dipendenti delle piattaforme on line di cibo d’asporto, i Riders Union, il sindacato che li rappresenta, d’accordo con Cisl, Uil e Cgil si è reso promotore del documento.
Ma al momento dell’atto ufficiale gli organi principali, Justeat, Deliveroo, Glovo e Foodora, hanno disertato. “Se ordinate una pizza da uno che sfrutta, avete la possibilità di ordinarla da uno che non sfrutta. Se è un invito a boicottare chi non ha firmato? Certamente”, ha dichiarato il sindaco di Bologna, Virginio Merola, a margine della firma della prima carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale.
Il sindaco ha anche manifestato l’intenzione di fare rete con altre città per porre l’adeguata attenzione sul problema “dopodiché ci sono delle direttive europee, ci auguriamo – ha aggiunto – che ci sia un governo e un Parlamento in modo che tutti i sindaci sulla base di questa esperienza riescano ad avere un quadro normativo adeguato anche per quanto riguarda i poteri delle amministrazioni locali“.
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