La finale di Champions League vinta con il Liverpool a Kiev rischia di essere la fine di un ciclo per il Real Madrid. Contro ogni pronostico, Zinedine Zidane ha annunciato le proprie dimissioni, dopo aver guidato i blancos a tre vittorie consecutive della massima competizione continentale.
Questi i tratti salienti della conferenza stampa di Zidane: “Penso sia arrivato il momento per questa squadra di cambiare, non mi dimetto per andare altrove, ma per il bene del Real Madrid. Sono stati due anni e mezzo fantastici”.
“Ho deciso di non continuare sulla panchina del Real Madrid. Ho voluto parlare con lui (Florentino Perez, ndr) per spiegare i miei motivi. È un momento duro e importante. Questa squadra deve continuare a vincere e per questo ha bisogno di un cambio in panchina. Parlo di altre metodologie di lavoro, per questo ho preso questa decisione. Voglio bene a questa squadra e al presidente, a cui sarò grato per sempre, ma oggi per me e per la squadra è giusto cambiare. Per questo ho scelto di non continuare”.
“Può essere un arrivederci, il Real mi ha dato tutto. Io continuerò ad essere vicino al club. Per molti non può avere senso, ma per me era il momento di cambiare, sia per me che per i giocatori. Dopo 3 anni era la decisione più giusta. Ripeto, capisco i dubbi. Io però voglio solo ringraziare i tifosi e i giocatori che mi hanno sempre appoggiato. In una stagione ci sono momenti complicati e i fischi ci possono stare, lo capisco visto che siamo il Real Madrid. Io però li ringrazio per tutto, non solo loro ma anche le persone che lavorano nel club dagli uffici ai magazzinieri fino ai dottori. Le vittorie sono di tutti, non solo di poche persone”.
“Ci sono momenti buoni, momenti complicati e momenti spettacolari. Uno deve sempre riflettere sul suo percorso, ripeto, per questo è il momento giusto per dire addio soprattutto perché i giocatori hanno bisogno di un cambio di guida tecnica. Il Real è un club esigente, la sua storia è grande e ai giocatori è richiesto sempre di più. Ora è giusto che abbiano altri stimoli per continuare a vincere”.
E alla domanda se la sua decisione possa avere a che fare coi dubbi sul futuro di Cristiano Ronaldo, Zizou risponde: “Assolutamente no”.
Affranto Florentino Perez: “Ho provato a farlo desistere, sono molto triste. Zizou ha preso la sua decisione e non c’è stato verso di fargli cambiare idea”.
Zidane ha allenato soltanto il Real Madrid: nel 2013, infatti, ha esordito come vice di Carlo Ancelotti mantenendo anche il ruolo di direttore sportivo. Nel 2014 è diventato tecnico del Real Madrid Castilla, la seconda squadra dei Blancos che gioca nella terza divisione del campionato spagnolo. Il ruolo di primo allenatore lo ha ereditato il 4 gennaio 2016 subentrando a Rafa Benitez. In poco più di due anni e mezzo, ha messo in bacheca tre Champions League, due coppe del mondo per club, due Supercoppe Uefa, una supercoppa di Spagna e un campionato.