Sono stati assolti i due carabinieri e i sei poliziotti imputati per la morte di Giuseppe Uva, avvenuta a Varese nel 2008. La Corte d’assise d’appello di Milano ha confermato infatti il verdetto di primo grado. Il sostituto procuratore generale Massimo Gaballo aveva chiesto di condannare a 13 anni i due militari e a 10 anni e mezzo i sei agenti, accusati di omicidio preterintenzionale e sequestro di persona.
Giuseppe Uva venne fermato nel giugno 2008 da due militari mentre stava spostando delle transenne dal centro di Varese. Dopo essere stato condotto in caserma e infine trasportato con trattamento sanitario obbligatorio all’ospedale di Circolo di Varese, morì l’indomani per arresto cardiaco.
La morte dell’operaio, secondo l’accusa, fu una conseguenza, insieme a una sua pregressa patologia cardiaca, delle “condotte illecite” degli imputati, derivate dalla decisione dei due carabinieri di “dare una lezione” al 43enne, vantatosi di una presunta relazione con la moglie di uno dei due.