“Sono un allenatore che tutte le sere ha un confronto con il direttore sportivo Piero Ausilio che mi racconta le cose come sono andate, e ci sono delle cose che si fanno e che non dipendono da noi. Quando ci siamo lasciati abbiamo organizzato quello che fosse il probabile futuro nel quale c’è Mauro con la maglia numero 9. Nella prossima stagione farà molti più gol di quest’anno, per cui trovare un altro che faccia quello che ha fatto lui più molti altri non sarebbe facile. Ma se uno viene, ti paga ciò che deve pagare e il giocatore vuole andare, poi diventa superfluo quello che è il tuo pensiero”.
Così ieri Luciano Spalletti, in occasione di un incontro a Perugia sui Mondiali del 1978, puntualizza nuovamente la situazione del capitano nerazzuro Mauro Icardi. Tante, troppe le voci sul suo addio che fanno tremare il pubblico di fede interista: Abramovic lo vorrebbe fortemente al Chelsea, la Juventus prepara il colpo da 50 milioni di euro più Higuain per accaparrarsi l’attaccante argentino, insomma tanti piccoli tasselli che danno vita al rebus Mauro Icardi in merito alla sua (dubbia) permanenza all’Inter.
Quel che è certo è che la moglie (ed agente di Icardi) Wanda Nara non toglie le castagne dal fuoco: sono tanti i tweet ambigui che si lascia scappare, palesando un possibile addio del marito un attimo prima, rassicurando i tifosi della permanenza di Mauro un attimo dopo. Proprio ieri sera la modella (agente, reality personality e chi più ne ha più ne metta) ha dato il via ad un cabaret di tweet goliardici, divertenti per tutti o quasi (sicuramente non per la frangia estrema del tifo nerazzuro, società compresa), twettando prima delle emoticons con dei saluti e poi degli arcobaleni (simbolo di serenità, metafora del sole che splende dopo la tempesta).