Sascha Zverev se l’è vista brutta, ma alla fine si qualifica al terzo turno del Roland Garros. Nel match odierno contro una vecchia volpe del circuito come Dusan Lajovic, il tedesco, testa di serie numero 2 dello slam parigino, si è trovato per due volte sotto di un set, prima di chiudere al quinto, in rimonta, una partita in cui il miglior esponente della Next Gen del tennis mondiale ha seriamente rischiato quella che sarebbe stata l’ennesima eliminazione precoce in uno slam. Il sorteggio, per sua fortuna, gli ha riservato un terzo turno sulla carta più agevole contro il bosniaco Dzumhur, reduce anche lui da una maratona al quinto con Albot.
Il quinto set, invece, è stato fatale a Tomas Berdych, che, alla ripresa della sfida sospesa ieri con Chardy, sotto di due parziali, ha rimontato il doppio svantaggio, salvo poi arrendersi nella partita decisiva, per l’ennesima eliminazione al primo turno di questa stagione sulla terra rossa, particolarmente deludente per il ceco, in caduta libera nel ranking ATP dopo gli ultimi risultati.
Più agevole, invece, il compito di Novak Djokovic, campione dell’edizione 2016 del Roland Garros, che ha domato in tre set il combattivo Jaume Munar, fiore all’occhiello dell’accademia di Rafa Nadal a Maiorca. Per il serbo, un ulteriore iniezione di fiducia, in vista di un terzo turno che lo vedrà contrapposto a uno specialista della superficie come Roberto Bautista Agut.