Che dalle parti di Madrid (quest’anno sia sponda Atletico che Real) le coppe fossero un habitué lo si sapeva già. Non ci si aspettava, semmai, che lo spazio per queste fosse insufficiente.
Forse per scaramanzia, esorcizzando la convinzione d’avere già la vittoria in tasca contro il Liverpool nella recente finale di Champions, gli addetti ai lavori della gestione del palmarès madrileno non si erano posti minimamente il problema (quasi grottesco) di non avere abbastanza spazio per accogliere la 13esima Champions.
Zidane e ciurma stanno così mettendo in difficoltà un po’ tutti, dagli avversari sul campo ai propri impiegati. La verità è che il Real vince troppo, e di questo passo bisognerà (da ambo le parti) trovare una soluzione: quel che è certo è che, continuando di questo passo, sarà necessario trovare più di qualche semplice ‘angolino libero’ nella bacheca dei Blancos, perché questo Real può stupire ancora tutti conquistando titoli su titoli, che necessitano di spazio su spazio.
Adesso la nuova arrivata è da sola, in una vetrinetta a parte, in attesa di una sistemazione definitiva a fianco degli altri successi targati Madrid. Un trattamento speciale, dunque, per quest’ultima Coppa dalle grandi orecchie, che verrà perciò ricordata come la ‘sin espacio’.