Una scoperta incredibile nel sito archeologico di Pompei. In una zona dove i ricercatori avevano già scavato nell’ ‘800 e all’inizio del secolo, sono stati ritrovati i resti di un uomo la cui storia aggiunge nuovi elementi alle vicende di Pompei. L’uomo, secondo le prime analisi, aveva all’incirca 35 anni ed era claudicante.
Stando infatti alle ricostruzioni degli esperti, l’uomo era affetto da una grave infezione ossea in prossimità della tibia che gli deve avere reso difficoltosa la fuga. Lo scheletro è stato ritrovato supino e senza testa, mozzata da un enorme macigno che gli è piovuto dal cielo.
La ricostruzione dei fatti dell’ultimo fuggiasco
Probabilmente nella fuga l’uomo, già attardatosi nella fuga a causa dell’andatura zoppicante, deve essersi girato all’improvviso per osservare l’eruzione stabilendo così la sua fine definitiva. Infatti l’ultimo fuggiasco di Pompei, così è stato soprannominato dagli studiosi, è stato probabilmente travolto dalla nube piroclastica, una pioggia di fuoco e lapilli che l’hanno irrimediabilmente sepolto.
I resti verranno adesso analizzati in laboratorio per stabilire con certezza le cause della morte dell’ultimo fuggiasco di Pompei.
[ngg_images source=”galleries” container_ids=”3133″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_thumbnails” override_thumbnail_settings=”0″ thumbnail_width=”120″ thumbnail_height=”90″ thumbnail_crop=”1″ images_per_page=”20″ number_of_columns=”0″ ajax_pagination=”0″ show_all_in_lightbox=”0″ use_imagebrowser_effect=”0″ show_slideshow_link=”1″ slideshow_link_text=”[Show slideshow]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]
Foto da Twitter