È stata organizzata una ‘protesta silenziosa’ con sit-in ed esposizione di striscioni davanti al Tribunale di Ancona per chiedere giustizia per Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata. “Credo nella giustizia”: questo è il concetto espresso da Alessandra Verni, madre di Pamela.
Con la donna il fratello e avvocato di famiglia, Marco Valerio Verni, e un gruppo di amici. “Pamela grida giustizia e noi siamo la sua voce” e “il disagio non può essere un alibi per un massacro”, sono alcune frasi scritte sugli striscioni.
La manifestazione è stata organizata in concomitanza con l’udienza del Riesame in cui la Procura di Macerata ha chiesto la reclusione per Innocent Oseghale, il principale sospettato. Su Oseghale pendono anche le accuse per violenza sessuale oltreché per omicidio volontario, vilipendio, distruzione, occultamento di cadavere e spaccio di droga.
L’udienza, a cui ha presenziato Oseghale con i suoi legali, è terminata. La decisione arriverà nei giro di pochi giorni.
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Sono con voi ,con tanto dispiacere desidero che questi cannibali vengono sottoposti a torture e poi uccisi come hanno fatto a Pamela.