Il Tribunale di Palermo ha condannato Rosario Crocetta per diffamazione nei confronti di due giornalisti dell’Ufficio stampa della presidenza della Regione.
L’ex presidente della Regione dovrà risarcire con 30mila euro i giornalisti professionisti Pietro Nicastro e Gioacchino Felice, licenziati insieme a tutti gli altri giornalisti dell’Ufficio stampa nel 2012, dopo la sua elezione.
Il giudice Giulio Corsini ha accolto il ricorso dei due professionisti, assistiti dagli avvocati Salvatore Ferrara e Giovanni Gruttad’Auria, che hanno contestato alcune dichiarazioni che l’allora presidente aveva rilasciato a diverse testate giornalistiche nazionali criticando e offendendo il lavoro svolto dai giornalisti che nel frattempo aveva licenziato in tronco (chi scrive è una di loro, ndr).
“C’erano giornalisti che facevano 15 comunicati l’anno, io ne faccio 15 al giorno” , “Tre comunicati l’anno. Ora li scrivo da solo e mi hanno denunciato per esercizio abusivo della professione” : negli ultimi 4 anni l’ufficio stampa della Regione Sicilia, operativo tutti i giorni dalle 7 alle 22, ha prodotto una media di quasi 4mila comunicati l’anno, organizzato 500 conferenze stampa, prodotto 52 edizioni settimanali e oltre 15 numeri speciali del Tgweb, la Tv della Regione, fornito a circa 300 tra tv e radio locali e nazionali (anche Rai e Sky) supporti audio-video di 810 eventi, oltre alla realizzazione, completamente in house, della rassegna stampa quotidiana.
La sentenza emessa oggi certifica in modo inequivocabile la correttezza e la professionalità del lavoro svolto dai giornalisti dell’Ufficio stampa, venti professionisti sottoposti ad un vero e proprio linciaggio mediatico, indicati da Crocetta come scansafatiche, come quelli che “si sono autoassunti a tempo indeterminato” in una situazione che “somiglia alla vicenda della Social Trinacria”, ( che, secondo lo stesso Crocetta, avrebbe coinvolto alcuni lavoratori addirittura sottoposti a carcerazione per il reato di associazione di stampo mafioso).
Dichiarazioni che la sentenza del Tribunale ha ritenuto diffamatorie. L’ex governatore della Sicilia dovrà risarcire i due giornalisti con 15 mila euro ciascuno e con il pagamento delle spese legali.