Matteo Salvini ha risposto alle domande dei giornalisti all’ingresso dei gruppi Lega alla Camera sulla situazione politica. Lo stallo in cui si trova il governo italiano ormai da troppo tempo ha preoccupato e continua a preoccupare sia l’Italia che le altre nazioni. Passata la rabbia e la delusione per il flop di Conte come premier, Salvini si rimette subito al lavoro per portare a soluzioni concrete.
“Non fatemi parlare di alleanze, ripeto quello che ho detto ai vostri colleghi. Governeremo, se vorranno, con le stesse personalità a cui è stato opposto un incredibile veto“. Salvini si ritiene in diritto di essere arrabbiato ma deciso ad andare avanti “passata la rabbia e passata la delusione”.
Salvini: “Noi non ci rassegniamo”
Salvini punta ancora una volta al rispetto del volere degli italiani. “La gente vota, perché? – continua -. Se il governo venisse deciso a colpi di spread tra Bruxelles, Berlino e Parigi, che lo dicano, noi non ci rassegniamo. Saremo più forti e determinati di prima. O le regole europee cambiano o non ha senso la permanenza in questa Unione europea. Non c’era nei nostri programmi né l’uscita dall’euro, né l’uscita dall’Europa”. L’intento era solo quello di cambiare a vantaggio degli italiani ma il capo dello Stato si è opposto. “Secondo me il fatto più grave – commenta Salvini – è che il presidente della Repubblica ha scelto i mercati e regole europee alla faccia del voto degli italiani“.
A chi gli chiede cosa si sente di dire agli italiani per questa fase di instabilità, Salvini risponde così: “Non lo so, chiedete a Mattarella. Io oggi ero in ufficio, io oggi andavo a fare il ministro degli Interni, un altro nostro collega il ministro della Disibilità, un altro delle Culture e un altro il ministro della Scuola e invece…”.Pronto a rimettersi in gioco ma prima vuole avere le idee chiare su come agire. “Lasciatemi studiare – dice il capo del Carroccio -. A me piace parlare dopo aver studiato, a mente fredda, avendo capito, quindi permettetemi di studiare”.
I riferimento alle resistenze di Mattarella alla nomina di Paolo Savona come ministro dell’Economia, Salvini dice: “Il problema non è che il Quirinale mi abbia detto no a un nome, ma che abbia detto no a un’idea”. Il leader del Carroccio parla poi di Europa: “Ho letto e riletto la Costituzione e non c’è nessun articolo che proibisca di cambiare le regole Ue“.
Qualcuno dice che la Lega in realtà perda ancora tempo e Salvini ironizza amaramente. “Abbiamo passato 3 settimane giocando, avevamo pronta una squadra di ministri: Giulia Bongiorno alla Semplificazione vi piacerà, perché le aziende e gli italiani hanno bisogno di meno burocrazia, di perdere meno tempo, di meno scartoffie. Avevamo creato una squadra di persone valide con un programma valido, necessitava del cambio delle regole europee per essere pienamente realizzato. Se il presidente della Repubblica ci dice ‘fate quello che volete, ma le regole europee non si toccano’ è un problema di democrazia, perché io penso che in Italia il popolo sia sovrano e non dipenda tutto dallo spread, dalle burocrazie europee”. Si torna a pensare alle elezioni, quindi. “E il prossimo sarà un referendum – precisa Salvini -, non saranno elezioni politiche, sarà una scelta tra il popolo e la vita vera, il magico mondo della finanza, dello spread, delle multinazionali e degli speculatori”.
Matteo Salvini infine lascia i cronisti mentre qualcuno gli grida: “Salvaci, salvaci. Presidente, salvaci” e quasi con amarezza, come chi ci sta tentando con tutte le forze ma viene continuamente ostacolato, Salvini risponde tra i denti con un: “E salvaci…”.