Inizia con una vittoria, anche se non particolarmente spettacolare, l’esperienza di Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale. A San Gallo, l’Italia si impone per 2-1 sull’Arabia Saudita, grazie alle reti di Balotelli, al rientro in azzurro, e Belotti. Le pagelle del match, a cura della redazione di Sì24.
ITALIA
Donnarumma 5,5: designato erede di Buffon, ha una serata sulla carta tranquilla, ma la rovina con un’uscita nella terra di nessuno sul gol saudita.
Zappacosta 5,5: in costante spinta offensiva, ha sulla coscienza la rete dell’Arabia Saudita a causa di uno scivolone.
Bonucci 6,5: capitano per l’occasione, guida la difesa con autorità, senza andare mai in sofferenza al cospetto degli attaccanti avversari.
Romagnoli 6: lanciato da titolare da Mancini, vive in grande serenità l’impatto con la Nazionale maggiore.
Criscito 7: l’inverno russo sembra averlo riconsegnato all’Italia ibernato. In grande condizione, si candida per una maglia da titolare nel ciclo azzurro (dal 42′ s.t. De Sciglio s.v.).
Pellegrini 5,5: ha una grande occasione per tempo ma non le sfrutta, sbagliando da pochi passi (dal 28′ s.t. Cristante s.v.: comparsata negli ultimi minuti, ma il suo ruolo in questo biennio sarà più importante).
Jorginho 6,5: messo al centro del nuovo progetto, dimostra di poter prendere le redini del centrocampo azzurro come ha fatto con quello del Napoli.
Florenzi 6: schierato in posizione di mezz’ala, più adatta alle sue caratteristiche, fallisce una buona palla gol nel primo tempo (dal 22′ s.t. Bonaventura 6: prova a far arrivare il suo apporto in fase di inserimento, senza incidere particolarmente).
Politano 6: al debutto con la maglia azzurra, è tra quelli che vogliono dimostrare di più, rischiando magari di strafare in qualche occasione (dal 28′ s.t. Verdi s.v.: entra nel finale, giusto premio per un’annata straordinaria).
Balotelli 7: torna dopo una lunga assenza, e timbra subito con una conclusione da fuori delle sue (dal 12′ s.t. Belotti 6,5: entra dalla panchina e con un tap-in dei suoi torna a segnare in azzurro).
Insigne 6,5: onorato della maglia numero 10, mostra un buon feeling con Balotelli e cerca più volte il suo classico gol a giro (dal 38′ s.t. Chiesa s.v.).
CT Mancini 6,5: il debutto è di quelli soft, i suoi fanno vedere buoni spunti nonostante il passivo non sia quello che ci si aspettava.
ARABIA SAUDITA
Alowais 6: incolpevole sul gol di Balotelli, per il resto si limita all’ordinaria amministrazione.
Alharbi 5: soffre le discese di Criscito, nonostante Insigne non lo impegni particolarmente. Quasi nullo in attacco.
O. Hawsawi 6,5: al cospetto di un cliente scomodo come Mario Balotelli, fa una figura più che discreta (dal 45′ s.t. M. Hawsawi).
Othman 6: meno attento rispetto al compagno di reparto, che spesso deve sopperire alle sue mancanze in marcatura.
Alfaraj 5,5: di fronte alle sortite di Politano va un po’ in difficoltà, mentre in fase propositiva fa valere il suo contributo.
Alshehri 6,5: buon mancino, dotato di discreta tecnica nell’accentarsi dalla fascia verso il centro, è tra i più vivi nelle azioni offensive e trova anche il gol dell’1-2.
Alshahrani 6: tante geometrie in mezzo al campo, anche se soffre la maggior fisicità delle mezze ali azzurre quando si inseriscono alle sue spalle.
Otayf 6,5: è l’elemento di maggiore qualità del centrocampo saudita, profilo da seguire in vista dei Mondiali di Russia 2018.
Aljassam 5,5: forse il meno protagonista di un buon centrocampo, probabilmente male assortito sul piano fisico.
Kanno 5: è il più spento dei suoi nel primo tempo, e (dal 1′ s.t. Al-Dwasari 5,5: offre qualche lampo in più rispetto al compagno, senza riuscire a incidere nell’ultimo terzo di campo).
Abu Radiyah 5,5: centravanti di manovra, fatica a imporsi in mezzo alla coppia azzurra composta da Bonucci e Romagnoli (dal 25′ s.t. Al Muwallad 6: impatto positivo sulla partita, poco dopo il suo ingresso arriva il gol di Alshehri).
CT Pizzi 6,5: per uno che ha allenato il Cile campione d’America, non deve essere facile fare i conti con questi giocatori. Ma la mano del tecnico è evidente, e la sua squadra potrà fare una bella figura in Russia.