Il movimento No Tav non ha apprezzato la decisione della direzione del Giro d’Italia di partire da Israele e, al momento dell’arrivo della corsa rosa nel torinese, dove le sue istanze sono più sentite, ha deciso di mandare un messaggio. Nella notte, infatti, sono stati cosparsi dei vetri e dell’olio di motore lungo un tratto del percorso della ventesima tappa, da Susa a Cervinia. Una manomissione che ha richiesto l’intervento dei carabinieri per rimuovere i detriti e consentire ai ciclisti un passaggio sereno a La Cassa, sulla strada provinciale di Caselette.
Già nei giorni scorsi su siti legati al movimento No Tav erano apparsi dei messaggi di supporto al popolo palestinese, contro la partenza in Israele, e oggi, lungo il percorso, saranno molte le bandiere palestinesi esposte dai piemontesi.