Ormai, non si può nemmeno parlare più di dominio, bisognerebbe trovare una definizione nuova. LeBron James in questi playoff, giocati praticamente da solo, senza collaborazione fattiva da parte dei compagni, sta riscrivendo la propria storia a livello NBA, facendo ricredere anche i pochi scettici rimasti. Nella gara-6 contro i Boston Celtics, classica gara da win or go home per Cleveland, King James ha giocato 46 dei 48 minuti della partita, mettendo a referto 46 punti e salvando i Cavaliers dall’eliminazione. Nella notte tra domenica e lunedì, a Boston, si terrà la decisiva gara-7, una partita che al Garden evoca cattivi ricordi per LeBron, cui non bastarono, nel 2008, 45 punti per portare a casa la serie contro i Celtics dei Big Three.
Cleveland Cavaliers-Boston Celtics 109 – 99
Dominio di LeBron a parte, la chiave per Cleveland è stata rappresentata dalla ferocia a rimbalzo offensivo, che ha consentito di ottenere tanti punti da seconda opportunità, rievocando un vecchio problema dei Boston Celtics, non troppo strutturati nel quintetto in cui è Al Horford ad agire da centro. Boston, abbastanza prevedibilmente, ha sbagliato qualche tiro aperto di troppo – e anche ai liberi poteva far meglio – e adesso si ritrova con la pressione addosso in vista di una gara-7 che, per quello che si è visto nella serie, poteva sicuramente essere evitata chiudendo i conti con una vittoria esterna.