Il premier incaricato Giuseppe Conte continua a dividersi tra Quirinale e Montecitorio. Ogni ora che passa sembra quella giusta per consegnare al presidente Sergio Mattarella l’attesissima lista dei ministri. Eppure tutto rimane ancora sospeso, avvolto da una cappa di immobilismo e veti incrociati. “Stiamo lavorando”, ha detto Conte lasciando la sua abitazione.
E se a Roma le opposizioni continuano a storcere il naso sul Governo a guida Lega-M5S, la stampa tedesca spinge forte sul gas dell’invettiva. Nel mirino di Berlino c’è Paolo Savona, l’uomo “che odia la Germania”, per cui si stanno battendo Lega e 5 Stelle, nell’intento di nominarlo prossimo ministro delle Finanze.
“L’Italia vuole un nemico della Germania al governo”, scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Sueddeustche Zeitung scrive che “mai prima d’ora un presidente della Repubblica è stato messo così sotto pressione come in questi giorni dai due partiti”, che dovranno governare. “Si ostinano sul nome dell’eurocritico radicale Paolo Savona”, spiega il giornale. “Questo odiatore della Germania dovrebbe entrare nel governo italiano”, titola Bild, che paragona il professore in pensione a Yanis Varoufakis, “che nel 2015 portò l’eurocrisi ai massimi livelli innervosendo tutta Europa”.
Un’occasione ghiottissima per Matteo Salvini: “Giornali e politici tedeschi insultano: italiani mendicanti, fannulloni, evasori fiscali, scrocconi e ingrati. E noi dovremmo scegliere un ministro dell’Economia che vada bene a loro? No, grazie! #primagliitaliani”, ha scritto su Twitter il leader della Lega.
“Un’italexit è assolutamente improbabile. L’Europa è sulla buona strada – ha detto il commissario al Bilancio Ue Guenther Oettinger al Berliner Morgenpost -. Come si vede dallo sviluppo in Paesi come Grecia, Portogallo e Irlanda. Ma dobbiamo fare prevenzione contro la crescita debole e forse addirittura la stagnazione. Quando arriva questa fase non si sa. Ma che arrivi è certo: dazi e guerra commerciale potrebbero far finire rapidamente questa fase di stabilità. Lega e 5 stelle non hanno alcun interesse a che si verifichi il peggio”.
“In questo momento il presidente del Consiglio incaricato insieme al Presidente della Repubblica sta lavorando per riuscire a dare un governo al Paese. Speriamo che arrivi il prima possibile”, ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, arrivando al Salone del Libro di Napoli. “È un’interlocuzione tra il Presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio incaricato. Lasciamo a loro. Io spero che si vada avanti”, ha aggiunto il presidente della Camera commentando il caso Savona.
Anche Casaleggio ostenta sicurezza: “Il tema del Governo è in mano a Giuseppe Conte e a Mattarella. Sono fiducioso che troveranno un’ottima soluzione“. Interpellato a margine della Wired Next Fest di Milano sul rischio di una crisi istituzionale, Casaleggio ha ribadito più volte di essere “fiducioso che siamo vicini a un grande cambiamento per il Paese”.
Chi è invece continua a rimanere fortemente critico è Matteo Renzi: “Lo spread sale ai massimi dal 2013 – ha scritto su Facebook -. Non pensate che sia una notizia tecnica perché purtroppo riguarda la nostra vita. Dai prossimi giorni i mutui per le famiglie costeranno di più, l’accesso al credito per le piccole imprese sarà più difficile e pagheremo di più gli interessi sul debito pubblico. Chi è il colpevole? Non c’è nessun complotto, non guardate Bruxelles, non è colpa dei mercati finanziari. Il responsabile ha sempre un nome, in questo caso due cognomi: Salvini e Di Maio”.
Foto da Twitter.