Curare il tumore al polmone senza la chemioterapia? Per gli oncologi che oggi hanno presentato il nuovo test TMB (Tumor mutational burden), è possibile. Si tratterebbe di una nuova arma dell’immunoterapia ‘di precisione’, ovvero utilizzando i farmaci innovativi mirati a risvegliare il sistema immunitario contro il cancro in combinazioni ‘a misura di paziente’, sulla base cioè delle caratteristiche del tumore del singolo individuo.
Il nuovo test TMB può ‘fotografare’ in modo completo le alterazioni molecolari del tumore analizzando fino a 500 geni e, sulla base di ciò, aprire la strada alla migliore immunoterapia per quel singolo paziente. Si è infatti dimostrato che l’immunoterapia è più efficace nei tumori con un alto numero di mutazioni, come il cancro al polmone, vescica, gastrointestinale e il melanoma. La validità di questo nuovo test biomarcatore è stata dimostrata nello studio di fase III CheckMate-227: “I risultati positivi dello studio stabiliscono il potenziale di TMB come importante biomarcatore predittivo per la selezione dei pazienti candidabili al trattamento di combinazione con due molecole immunoterapiche, nivolumab e ipilimumab, nel tumore del polmone non a piccole cellule avanzato”, afferma Federico Cappuzzo, Direttore Dipartimento Oncoematologia dell’Ausl Romagna.