L’ultimo verdetto stagionale, quello della finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool, sta per arrivare. Lo Stadio Olimpico di Kyev (sabato 26 maggio ore 20.45) si prepara ad ospitare il match più prestigioso del panorama calcistico europeo, che vedrà sfilare numerosi fuoriclasse tra le fila Blancos e Reds.
Saranno certamente fondamentali l’estro e gli spunti dei calciatori più in forma delle due squadre (occhio a Salah per il Liverpool e, ovviamente, Cr7 per il Real), ma è pur vero che partite come queste possono anche essere decise dai lampi di genio, dalle intuizioni, dalle mosse inattese dei protagonisti ‘a bordo campo‘.
Già, proprio dei due allenatori, che con manovre inaspettate possono apportare modifiche al loro scacchiere iniziale, cambiando veste al proprio undici di partenza.
E allora eccoli i due personaggi: Zinedine Zidane, allenatore del Real Madrid a caccia della sua quarta Champions League in carriera (vinta due volte da allenatore e una volta da calciatore, sempre con le Merengues) e Jürgen Klopp, che cerca invece la prima grande gioia Europea.
Due stili diversi, due modi opposti di vivere i match: Zizou quasi di cera, impassibile nelle sue smorfie, imperturbabile; una lastra di ghiaccio che non lascia trapelare il minimo segno di cedimento anche nei momenti di difficoltà del suo Madrid.
Per il Liverpool invece, pronto a scaldare i motori, il Mago Klopp: sorridente, sportivo, sicuramente meno elegante e composto del suo collega; barba incolta, nessuna cravatta (spesso in tuta, chissà se lo vedremo con un’altra mise nella serata di gala di sabato) e tanta grinta, con un volto senza maschere che non nasconde umori ed emozioni, pronte per essere disegnate nei contorni del suo viso.