Stravince il “sì” in Irlanda al referendum per la liberalizzazione dell’aborto. Secondo i risultati definitivi, il “sì” ha ottenuto il 66,4% delle preferenze contro il 33,6% dei “no”. Varadkar ha annunciato una nuova legge “entro fine anno”. È stata quindi votata a cancellazione dell’ottavo emendamento della Costituzione in base al quale sia la madre che il feto hanno “pari diritto alla vita”.
Secondo i fautori del “sì”, l’ottavo emendamento ostacolava le interruzioni di gravidanza anche quando vi erano gravi rischi per la madre. Gli exit poll mostrano una netta divisione dell’elettorato per età con l’87,6% della fascia dei 18-24enni favorevole alla liberalizzazione, mentre il “no” ha prevalso soltanto nella fascia degli ultra 65enni con il 58,7%.
Sono stati 3,2 milioni gli irlandesi chiamati venerdì al voto per l’abrogazione dell’articolo 8 della Carta che finora ha sancito il divieto di aborto salvo casi eccezionali. I seggi sono rimasti aperti alle 7 locali alle 22 (le 23 in Italia).
Il tema divide del resto il Paese, a larga maggioranza cattolico. Il premier liberale Leo Varadkar, gay dichiarato e di padre indiano, aveva lanciato ieri un ultimo appello per l’abrogazione e per mettere fine “ai viaggi all’estero di tante donne” irlandesi.
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