Nel corso delle stagioni, la difesa della Roma è sempre stata un cantiere aperto, con un grande viavai di giocatori, spesso titolari, basti pensare alle partenze, negli ultimi anni, dei vari Marquinhos, Benatia, Astori, Hector Moreno e Rudiger, tutti giocatori fermatisi al massimo due anni nella Capitale. Adesso, con la coppia centrale Manolas-Fazio, la formazione allenata da Spalletti prima e Di Francesco poi, sembra aver trovato un assetto stabile, destinato a esser mantenuto anche nella prossima stagione. Così, dando per confermato Juan Jesus come riserva affidabile, il direttore sportivo Monchi si è messo al lavoro per regalare al tecnico abruzzese un altro profilo d’esperienza come ricambio per i centrali titolari: Ivan Marcano, in arrivo a parametro zero dal Porto, dopo la scadenza del suo contratto con i Dragoes.
Il nome del difensore spagnolo potrebbe essere poco noto al grande pubblico, ma gli spettatori più attenti lo ricorderanno a più riprese in Champions League, con le maglie di Olympiakos (dove faceva coppia con Manolas) e Rubin Kazan, oltre ovviamente alle partecipazioni con la maglia del Porto, una arrivata dopo i preliminari vinti proprio contro la Roma, allora guidata da Spalletti, nell’agosto del 2016. Il suo profilo, dunque, è quello di un giocatore che, alla soglia dei trentun anni, può vantare grande esperienza in campo europeo, e una certa adattabilità a tipi di calcio profondamente diversi, avendo militato nei campionati russo, greco e portoghese, oltre, ovviamente, a quello spagnolo, dove si era messo in luce nel Racing Santander, prima di stentare al momento del grande salto con il Villarreal, dove era chiuso da Gonzalo Rodriguez e Diego Godin.
Sotto il profilo fisico, si tratta di un difensore dalla stazza imponente, dominante nei contrasti aerei, con caratteristiche che lo portano, però, ad avere problemi nel difendere tanto campo alle spalle, col rischio di andare in difficoltà di fronte ad attaccanti particolarmente veloci. Si tratta, per intenderci, di un profilo à la Fazio, il classico “sceriffo” latino, di cui sono piene le formazioni in Liga e Primera Division argentina, che abbina alla lentezza grandi doti nello stacco di testa. Nelle sue stagioni al Porto, ha anche sviluppato un certo feeling con il gol, realizzandone 7 nell’annata appena conclusasi, in cui gli uomini di Conceição hanno portato a casa il titolo della Primeira Liga.
Tecnicamente, invece, è un giocatore molto pulito nella fase di prima impostazione, che consentirà ai compagni meno dotati sul piano tecnico, come Manolas e Juan Jesus, di non andare in difficoltà nell’uscita del pallone, che verrà demandata al piede sinistro di Marcano, educato sia nel gioco corto che nel lungo, per realizzare quei laser pass tanto importanti nel calcio moderno per scavalcare le linee avversarie e permettere la ricezione dei compagni nei cosiddetti half spaces, gli spazi intermedi tra la fascia centrale e quelle laterali di campo, per semplificare al massimo il concetto.
Di fatto, dunque, Ivan Marcano rappresenterà nella sua avventura alla Roma il perfetto ricambio per Federico Fazio, evitando di costringere Di Francesco a schierare la coppia Jesus-Manolas, particolarmente limitata sul piano tecnico e timida nella costruzione bassa, garantendo sempre un’opzione valida per l’uscita del pallone. Difficile ipotizzarlo in coppia per l’argentino, viste le difficoltà che incontrerebbero i due nel difendere larghe porzioni di campo alle spalle, mentre è sicuramente una possibilità quella di una difesa a tre come quella proposta in Champions League contro Barcellona e Liverpool, con lo spagnolo e Fazio come “braccetti” laterali a costruire la manovra e Manolas a offrire copertura con la sua velocità.