Che ci crediate o no, l’intesa è stata raggiunta. I lavori per il passante ferroviario di Palermo ripartiranno. È proprio questo il traguardo raggiunto a margine dell’estenuante trattativa tra la Sis e Rete ferroviaria italiana, mediata dalla Regione Sicilia. Il tira e molla, si sa, è durato mesi. Poi, questa mattina, qualcosa si è mosso e i piani alti hanno optato per una brusca accelerazione.
Se tutto vi sembrava fermo e stagnante, ci avevate visto bene. Ma, dopo la riunione di oggi, potreste ricredervi. La vertenza, infatti, si è veramente conclusa, dopo ore ed ore di dibattimento. Se poi vi state chiedendo quali sono i tempi, potreste rischiare di stupirvi ancora di più. Sì, perché l’intesa prevede che il collegamento Palermo Centrale-Aeroporto sarà completato, attenzione attenzione, entro giugno.
Un doppio traguardo che fa festeggiare passeggeri e dipendenti
Agosto sarebbe il termine entro cui la Regione assicura la massima operatività del collegamento ferroviario. Se abitate a Palermo e state pensando ad un viaggetto aereo alla fine dell’estate, potrete comodamente raggiungere l’aeroporto col passante. Incredibile, ma vero. Anche sul resto dei lavori, poi, quelli relativi a opere civili, ci sarebbe un’intesa di massima. Anche se le (cosiddette) opere civili potrebbero diventare oggetto di un’ulteriore trattativa. Ma andiamo con ordine.
Il blocco della vertenza con Rfi è stato scongiurato. E tutti, alla Sis, possono tirare un sospiro di sollievo. Nessuno verrà lincenziato, anche se l’azienda annunciava la liquidazione di tutti i 261 dipendenti proprio a causa dell’intoppo con Rete Ferroviaria Italiana. Da parte loro, anche alla Regione si dicono fieri del lavoro svolto. Nello Musumeci ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto. Un doppio traguardo, come l’ha definito il presidente, con cui Palermo potrà avere un servizio essenziale finalmente in funzione e con cui si evita il disastroso licenziamento di molti impiegati.
La Sicilia che ci crede: tutte le opere ferroviarie in programma
Sono giorno caldi, per le ferrovie siciliane. Già lo scorso 17 maggio, la Regione festeggiava un nuovo accordo con Trenitalia per nuovi treni, nuova mobilità, nuova puntualità. Insomma, tutto nuovo per un territorio (quello siciliano) che ‘sui binari’ quasi non ci è mai arrivato. Il traguardo di oggi, dunque, non riguarda solo Palermo, ma un inedito percorso virtuoso (tutto ferrato) che la Sicilia intende intraprendere seriamente. Staremo a vedere. Ad ogni modo, a Palazzo d’Orléans, pensano già a concludere altre opere ferroviarie di importanza strategica. Si riferiscono, in particolare, alle linee Bicocca-Catenanuova, all’Ogliastrello-Castelbuono tante volte tirata in ballo e, poi, all’inflazionato Anello di Palermo per cui si sono fatte tante promesse. Su quest’Anello, poi, c’è una vera e propria mitologia. I lavori (addirittura) sono stati più volte iniziati e, poi, interrotti. Questa volta, però, è tutto diverso.
Il numero di Rfi, Maurizio Gentile, incontrerà il 13 giugno l’assessore alle infrastrutture Falcone per stabilire un cronoprogramma e fare il punto della situazione sulle nuove opere regionali. La Sicilia torna davvero sui binari, dunque. Anche se, forse, sarebbe meglio dire che ci va per la prima volta.