Da oggi fino al 27 maggio si celebra la Settimana mondiale della tiroide. Lo slogan dell’iniziativa di quest’anno è “Tiroide è energia” in quanto, sebbene sia un organo piccolo, produce un ormone fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo. L’ormone prodotto dalla tiroide è responsabile tra le altre cose dello sviluppo neuropsichico e del funzionamento del muscolo cardiaco e scheletrico, compromette il metabolismo e mantiene costante la temperatura corporea.
L’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo, rispettivamente una scarsa e un’eccessiva produzione di questo ormone, mettono a rischio a catena anche queste funzioni. Tra le cause principali di un errato funzionamento della tiroide vi è la carenza di iodio di cui è composto principalmente questo ormone. Ciò può causare riduzione del quoziente intellettivo, l’ipertiroidismo e la formazione del cosiddetto “gozzo”. Per contrastare la carenza di iodio bisogna quindi consumare pesce (compresi gamberetti, totani e calamari), formaggi, uova e cibi contenenti iodio come pistacchi e noci del Brasile.
E’ inoltre importante limitare fonti di stress e curare la qualità del sonno in quanto ritmi accelerati e periodi di forte tensione causano una produzione eccessiva di cortisolo che rallenta il metabolismo. A questo proposito bisogna anche prendersi cura del proprio intestino affinché assorba al meglio i nutrienti del cibo che viene ingerito. Per evitare che l’intestino si infiammi bisogna evitare l’eccesso di zuccheri, è necessario bere molta acqua e consumare cibi ricchi di fibre.
Fortunatamente è possibile diagnosticare per tempo le patologie legate al malfunzionamento della tiroide. Solitamente si effettua un’ecografia e, se evidenziata una delle malattie tiroidee, si procede con una terapia farmacologica. E’ importante che donne in gravidanza, neonati e anziani si sottopongano a periodici screening per escludere la presenza di ipotiroidismo e ipertiroidismo.
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