È di dieci morti, nove studenti e un insegnante, il bilancio di una sparatoria avvenuta in una scuola superiore a Santa Fe, Texas, a una cinquantina di km a sudest da Houston.
Lo sparatore, Dimitrios Pagourtzi, uno studente 17enne è stato fermato: è ferito ma ha collaborato con le autorità. Con lui è stato fermato anche un altro ragazzo. Secondo quanto riporta il Washinghton Post, il ragazzo era stato vittima di bullismo da parte di compagni e coach.
Il sito Khou riporta che gli account sui social media di Dimitrios Pagourtzi, mostrano una sua foto con una t-shirt recante la scritta “Born to kill (nato per uccidere) ed altre immagini di una lunga giacca verde con simboli nazisti. Il ragazzo giocava con il team di football della scuola ed era membro della squadra di danza della chiesa greca ortodossa.
Il 17enne ha usato un fucile a canne mozze e un revolver, probabilmente appartenenti al padre. Nella scuola e nel campus sono stati trovati vari ordigni esplosivi artigianali, tra cui tubi bomba e pentole a pressione, tanto che le forze dell’ordine hanno invitato i cittadini a non toccare nessun oggetto sospetto.
Una ragazza dell’istituto, Angelica Martinez, ha raccontato alla Cnn che gli spari sono iniziari cinque minuti dopo un’esercitazione proprio anti sparatoria. “La giornata era cominciata normalmente, avevamo finito la prima ora e poi è scattata l’esercitazione anti sparatoria, ma cinque minuti dopo abbiamo sentito i colpi”, ha detto la studentessa.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su Twitter ha commentato l’episodio. E in rete – ma non solo – torna a scatenarsi il dibattitto sul controllo della armi in America.
Quella alla Santa Fe High School è la 22esima sparatoria in una scuola statunitense dall’inizio dell’anno ad aver provocato morti o feriti: una media di oltre una sparatoria ogni settimana.
“Questa mattina si è verificato un incidente nella scuola superiore che ha coinvolto uno sparatore attivo. Il distretto ha iniziato un lockdown”, ovvero la procedura di isolamento per mettere in sicurezza gli abitanti della zona, si è letto in tempo reale sulla pagina Facebook dell’istituto.