Nuovi casi di ebola si sono verificati in Congo. Il ministro della Salute ha annunciato 11 malati confermati e 2 morti a causa della malattia nel nordovest del Paese. In una nota del ministero si legge che i casi finora registrati sono 45, compresi 10 sospetti, 21 probabili e 14 confermati.
La diffusione della malattia è allarmante, al punto da evocare scenari apocalittici di epidemia. Il virus ha raggiunto una città del Congo di 1,2 milioni di abitanti, nodo cruciale per raggiungere la capitale Kinshasa. Una nuova vittima inoltre è stata registrata a Bikoro. A Mbandaka, a circa 130 chilometri dal focolaio iniziale dell’epidemia, si è verificato il primo caso di “Ebola urbano”, il primo da quando questo virus ha iniziato a sconvolgere grande stato del centro Africa nel 1976.
Il timore di un’epidemia è molto forte. Tra il 2014 e il 2016, infatti, è stato proprio l”ingresso del virus in una città a causare la morte di oltre 11300 persone in Guinea, Liberia e Sierra Leone. Nella Repubblica democratica del Congo, l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha registrato 44 casi, di cui 20 probabili, 21 sospetti e 3 confermati. I morti invece sono 23.
La diffusione della malattia a Mbandaka, città molto popolata, ha portato il ministro della salute congolese Oly Ilunga ad ammettere di essere entrati in una “nuova fase” di epidemia. “Uno sviluppo preoccupante“, aggiunge il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreseyus, che potrebbe portare – come precisa Peter Salama, inviato dell’organizzazione – ad un “aumento esplosivo” di casi. Un analista del centro studi Chatham House di Londra ha detto al Guardian che “se l’ebola dovesse raggiungere Kinshasa, sarebbe più che apocalittico“, soprattutto pensando ai 10 milioni di persone che vi vivono in condizioni igieniche precarie.
L’Oms rassicura sulla possibilità di diffusione della malattia nei paesi confinanti, sembra infatti che per adesso il rischio sia basso. Intanto, nelle prossime ore il “Comitato di emergenza” si riunirà, senza mesi di attesa come avvenne 4 anni fa in Africa occidentale.
In Congo si tengono sotto controllo 514 persone che potrebbero essere state infettate dal contatto con altre persone malate. Già dalla prossima settimana è prevista, per la prima volta, la somministrazione di vaccini nel paese, in cui ne sono già arrivati 4500.