Viaggiatori al passo con le ultime tecnologie. Secondo una ricerca effettuata da Booking, leader mondiale nell’offerta di tanti posti esotici dove soggiornare, il fattore determinante è quello di viaggiare spesso, oltrepassando limiti e paure, grazie all’aiuto della tecnologia. Basti pensare ai travel blogger: autentici viaggiatori ‘social’ che raccontano le proprie esperienze attraverso i social network.
La ricerca, condotta in collaborazione con ‘ili‘ (dispositivo di traduzione offline più veloce al mondo), è stata realizzata intervistanto 20.500 utenti in tutto il mondo.
La ricerca condotta da Booking
Dalla ricerca è emerso che il 73% dei viaggiatori utilizza la tecnologia per viaggiare senza limiti e barriere, il 64% per muoversi e spostarsi in luoghi sconosciuti, il 54% per reperire informazioni sul luogo che sta visitando, il 38% per intrattenimento e il 30% per modificare i propri programmi all’ultimo minuto.
Nonostante ciò, il 12% degli intervista pensa che sia un’ottima strategia decidere passo dopo passo durante il viaggio, mentre secondo l’11% rappresenta un buon modo per godersi spontaneamente un’esperienza più.
Tecnologia o meno, come confessa il 71%, potrebbero capitare degli imprevisti durante il viaggio. Intoppi che sono dovuti a problemi o errori comuni, quali :
- Non capire le indicazioni e perdersi (30%)
- Finire in una trappola per turisti e pagare troppo per il servizio ricevuto (24%)
- Pronunciare in modo sbagliato una parola nella lingua locale (20%)
- Non capire cosa si stava ordinando al ristorante (19%)
- Aver messo in valigia vestiti non adeguati (18%)
- Non aver letto le recensioni prima di prenotare l’alloggio (14%)
Gli errori sono l’essenza stessa del viaggio: questa è la considerazione espressa da un terzo degli intervistati (il 35%), percentuale che sale al 38% per la cosiddetta ‘Generazione Z’. Secondo la Generazione Z, la tecnologia è fondamentale, al punto che durante viaggi in località meno servite il 30% degli utenti tra i 18 e i 24 anni ne ha sentito la mancanza, e il 31% non si è sentito a proprio agio nell’essere isolato dal resto del mondo. Valore quest’ultimo che arriva addirittura al 36% per gli intervistati tra i 55 e i 64 anni.
Il 45% dei partecipanti, infine, ha dichiarato di scegliere località remote per provare il brivido dell’avventura, preferendo paesaggi incontaminati, con ben il 52% degli intervistati con più di 65 anni attirati proprio da questa tipologia di destinazioni e viaggi.