Colori, allegria e spettacoli dal vivo, che hanno come i protagonisti i bambini, hanno invaso i Cantieri Culturali della Zisa in occasione della manifestazione “Panormus: la Scuola adotta la città”, alla quale hanno partecipato 16 scuole dell’infanzia e le prime classi di alcune scuole elementari di Palermo. L’evento, che ha occupato i locali dello “Spazio Tre Navate” del complesso, ha aperto le porte al pubblico questo pomeriggio e continuerà il 17 maggio fino alle 18.
Le opere d’arte dei più piccoli
Il progetto comunale vede le scuole siciliane partecipare con delle vere e proprie opere d’arte create dai piccoli alunni: un carretto siciliano fatto di mollette in legno tutte colorate a mano, tele che prendono ispirazione dalle rappresentazioni artistiche di pittori siciliani contemporanei, disegni coloratissimi e quadri che si rifanno alle ceramiche De Simone. “Un evento importantissimo, dove l’arte viene elaborata dai bambini e promossa attraverso la scuola – spiega l’assessore alla scuola e alle politiche giovanili Giovanna Marano, presente all’inaugurazione della manifestazione artistica – L’arte permette di acquisire alcune abilità, di esprimersi in maniera creativa, un processo che può far scoprire un talento e che accompagna il bambino in una crescita armoniosa”.
Il complesso M.Gandhi
Presente anche il plesso M.Gandhi della direzione didattica statale Monti Iblei con delle opere create interamente dai bimbi, che hanno “accolto” i presenti nel loro stand coloratissimo in questa giornata di apertura della manifestazione: “Promuoviamo il pensiero divergente, le potenzialità del bambino – dice Irene Marcellino, preside dell’istituto -. Il tutto non è finalizzato all’evento ma l’evento stesso diventa occasione di didattica, di crescita, non è un punto di arrivo ma un nuovo punto di partenza sui cui segnare nuovi percorsi di crescita per il bambino. In un periodo in cui abbiamo adultizzato i bambini, dobbiamo riappropriarci di quello che è il nostro segmento educativo, quindi dare una consistenza valoriale a tutta l’azione didattica, e quindi la socializzazione, il contatto con il territorio”.
Un’insegnante del plesso Gandhi spiega di aver preso spunto dalle opere di una pittrice contemporanea, Clara Amico, anche lei presente all’evento. “Abbiamo preso ispirazione dalla rete e dalle opere di pittori contemporanei – racconta Maria Concetta Giacalone -.Il progetto si è svolto in orario curriculare e ha avuto la durata di due mesi. L’obiettivo è quello di avvicinare i bambini all’arte vista con i loro occhi”.