Si è chiusa un’altra intensa giornata di lavori, negli uffici parlamentari di Montecitorio. Lega e M5S hanno dedicato mattina e pomeriggio alla modifica del contratto di governo. “È il momento di essere coraggiosi”, è il monito che Di Maio affida a Facebook, a margine degli incontri. Sui vertici di oggi, peraltro, c’era l’ombra di Bruxelles che ha iniziato un certo pressing sulla trattativa grilloleghista. “I vincoli europei vanno rivisti. Dialogando ma vanno rivisti”, precisa invece Matteo Salvini, critico sulle perplessità dell’UE.
E, mentre la Stampa estera continua a mirare al cuore dell’alleanza bollata ormai come ‘populismo antieuropeo’, è proprio il leader del Movimento ha sferrare la controffensiva. “Il Financial Times dice che siamo dei barbari? Ma come si permette?”, tuona Di Maio da Roma.
Intanto però, l’Italia senza governo è ancora in attesa che Salvini e Di Maio trovino l’intesa finale. Oggi ce lo ricordava, come si diceva, l’Unione Europea che – per bocca di Valdis Dombrovskis – chiedeva al nascente esecutivo l’impegno dell’Italia soprattutto su deficit e debito pubblico.
I colloqui del pomeriggio, sono ripresi alle 16. Secondo quanto trapelato da fonti vicine al M5S, il programma sarebbe lievitato a 39 pagine e i famosi 9 punti imprescindibili sarebbero arrivati a 22. Il disaccordo si concentra su pochi argomenti, purtroppo importanti. Tra questi la revisione dei trattati UE e i costi della politica. Su Bruxelles, in particolare, leghisti e 5 stelle sarebbero uniti nella contestazione ma divisi dalla modalità.
Intanto, fonti parlamentari hanno riferito che il tavolo ‘tecnico’ della trattativa è rimandato a domani alle 10. Tra i traguardi grillini, anche il taglio delle pensioni d’oro finito – “finalmente” dice Di Maio – nel contratto di governo. Conversando coi cronisti, poi, è Salvini a fare l’eco a Di Maio. “Anch’io sono ottimista”, ammette il leader della Lega, ma poi precisa: “Ma sono anche realista”. Su alcuni temi, infatti, c’è una distanza che è difficile da colmare, nonostante gli evidenti sforzi di entrambe le formazioni. Ad ogni modo, un’ipotesi di rottura dovrà essere valutata insieme. Poi, vira su Rue de la Loi e tuona: “A Bruxelles c’è qualcuno che minaccia, ricatta, manda messaggi indegni di un momento democratico”.
Insomma, è ormai chiaro chi ha assunto il ruolo di avanguardia e chi quello di sentinella. E se Salvini esita, frena, pone quesiti e sottolinea distanza, Di Maio rilancia con estremo entusiasmo. “Se riusciamo a chiudere il contratto con la Lega, sarà una bomba”, dichiara per concludere l’ennesima fase della trattativa.
Luigi Di Maio, intanto, è arrivato alla Camera e, incalzato dai cronisti a Montecitorio, si dice ottimista. “Il tavolo mi pare stia andando molto bene, mi dicono i miei”, afferma sorridendo. “Io sono ottimista di natura”, precisa. Poi, un giornalista allude alla faccia scura di Salvini. Il grillino, allora, sfoggia un sorriso ancora più smagliante e domanda: “Io che faccia ho?”
Mentre prosegue la trattativa e si prospetta ancora incertezza sulla premiership, Renato Brunetta torna a parlare di centrodestra unito. Rivendicando un presunto 40%, stando ai sondaggi, il forzista rilancia la guida di Berlusconi, recentemente riabilitato: “Berlusconi è pronto a ricandidarsi alla guida del paese”, afferma e prosegue: “Non abbiamo paura delle elezioni, non ne abbiamo mai avuta, ma non credo che elezioni continue siano un bene per l’Italia”.
Alle 15, invece, presso la sede nazionale del Partito democratico, si è tenuta una conferenza stampa del segretario reggente, Maurizio Martina, e dei due capigruppo di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci, sull’attuale fase politica e istituzionale.
I dem sarebbero pronti ad un’opposizione ferma e senza sconti. “Ci predisporremo alla battaglia in Parlamento per fare in modo che queste politiche non passino, come quelle sui condoni e la Flat tax”, ha dichiarato il reggente Martina.
Grande soddisfazione dai membri del Movimento. “Abbiamo affrontato tanti temi – ha detto ai cronisti Danilo Toninelli, capogruppo M5S al Senato, al termine dell’incontro mattutino – . Sì, anche il debito pubblico. Sta andando bene“.
Dal canto suo Matteo Salvini, leader della Laga, si esprime sulle misure europee a proposito di migranti, tema che sta tanto a cuore al suo partito. “Dall’Europa arriva l’ennesima inaccettabile interferenza di non eletti – ha detto in risposta alla proposta di Dimitris Avramopoulos, commissario europeo alla migrazione, che ha invitato il nuovo governo italiano a non modificare la politica migratoria -. Noi abbiamo accolto e mantenuto anche troppo, ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti”.
Intanto le delegazioni di Lega e Movimento 5 Stelle lavorano a ritmi serrati per mettere a punto il contratto sul programma di governo entro giovedì. “Oggi contiamo di trovare la quadra – fanno sapere fonti autorevoli del Movimento -, domani si affronteranno i temi sottolineati in rosso”. La prospettiva dei presenti e dei due leader, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, è comunque quella di proseguire il tavolo per tutta la giornata, anche se alcuni partecipanti dovranno assentarsi per seguire le audizioni di enti locali e parti sociali sul Def. Tra i temi affrontati in mattinata, turismo e tassa di soggiorno, con lo studio di una rimodulazione di quest’ultima.
“È chiaro che l’approccio alla formazione del nuovo governo e l’approccio rispetto alla stabilità finanziaria deve essere quello di rimanere nel corso attuale”. Tale “approccio”, fa sapere la Commissione, sarà mantenuto “indipendentemente dall’esecutivo che si formerà” ed è “lo stesso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale durante durante le consultazioni ha enfatizzato la necessità di mantenere gli impegni europei“.