“Quando io leggo questo, penso a me perché sono vescovo e devo congedarmi”: confessioni sincere quelle che Papa Francesco ha rilasciato nel corso della messa a Casa Santa Marta.
Commentando la lettura del testamento di San Paolo, il pontefice ha fatto esplicito riferimento al momento della morte: “Il testamento di Paolo è una testimonianza. È anche un annuncio. È anche una sfida: ‘Io ho fatto questa strada. Continuate voi’. ”
Quanto lontano è questo testamento dai testamenti mondani: ‘Questo lo lascio a quello, quello a quell’altro, quello a quell’altro…’, tanti beni – ha aggiunto papa Bergoglio -. Non aveva nulla Paolo, soltanto la grazia di Dio, il coraggio apostolico, la rivelazione di Gesù Cristo e la salvezza che il Signore aveva dato a lui”. E ha continuato: “Chiedo al Signore la grazia di potermi congedare così. E nell’esame di coscienza non uscirò vincitore come Paolo ma il Signore è buono, è misericordioso…”.