“Non so se lo scudetto l’abbia vinto la squadra più forte, la Juventus è sicuramente la più potente, sotto tutti i punti di vista. Per vincere lo scudetto dovevamo andare a letto più presto la sera prima di Firenze. La squadra ha subito un contraccolpo dopo Inter-Juventus, per come è andata quella partita. Mi spiace solo aver perso il campionato in albergo e non sul campo. Dobbiamo migliorare dal punto di vista della mentalità e della sensibilità, ma anche la Lega deve migliorare: delle ultime 16 partite, abbiamo giocato 14 volte dopo la Juventus”.
La delusione di Sarri
Così il tecnico del Napoli Maurizio Sarri cerca di trovare le parole giuste per spiegare il crollo finale (che costa lo scudetto ai partenopei) della sua squadra, maturato nella sconfitta di Firenze per 3-0 e nel pareggio casalingo contro il Torino. Parole, quelle del tecnico, che gli si sciolgono in bocca vedendo la Juve alzare il settimo campionato consecutivo, il 34esimo della sua storia. Già trentaquattro, come la giornata di serie A (la 34esima appunto) che aveva riaperto i giochi per il Napoli, grazie alla zuccata di Koulibaly e la vittoria degli azzurri contro la Juventus capolista: e non stupitevi se la smorfia napoletana non sbaglia mai.
Questione di… testa
Il numero 34 nella smorfia napoletana è “La testa” (‘A capa, per dirla in dialetto napoletano).
La testa, proprio quella che serviva alla sua squadra per terminare “in testa” al campionato e che Maurizio Sarri, nell’ analisi di ieri nel post partita di Sampdoria-Napoli (0 – 2 il finale al Ferraris per gli ospiti partenopei), rimprovera ai suoi di non aver usato a dovere nel momento decisivo della stagione.
Crescita futura
Questione di mentalità, di sensibilità, di contraccolpo psicologico patita dal Napoli secondo il suo tecnico: la vittoria in extremis della Juventus, a San Siro contro l’Inter, ha rappresentato l’inizio della fine.
Dunque, come spiega Sarri, il Napoli deve necessariamente maturare sotto quest’aspetto mentale se, nella prossima stagione, vorrà centrare l’obiettivo scudetto: il gap con la Juve non sembra insormontabile, il gioco e l’attaccamento alla maglia degli azzurri si sono visti per tutto l’arco della stagione. Ma il Napoli deve ancora crescere, con o senza Maurizio Sarri.