Dal Giappone è in arrivo la crio-banana, un frutto dalla buccia commestibile. La nuova tecnica messa in atto dalla ricerca giapponese si chiama “Freeze Thaw Awakening“. La pianta viene prima ibernata a -60 °C e poi risvegliata a +27 °C, dando vita alla Banana Monge, dal sapore dolcissimo, coltivata senza pesticidi, più piccola e più nutriente della banana tradizionale.
Banana Monge: la crio-banana dalla buccia commestibile
La Banana Monge può essere mangiata interamente, anche la buccia che si presenza sottile e molle. La crio-banana pesa circa 18 grammi, a differenza dei 24,8 di media del frutto tradizionale, contiene molto più zucchero, che gli fornisce un sapore dolciastro e ha un retrogusto tropicale simile a quello dell’ananas.
La crio-banana è stata sviluppata partendo dalla varietà Gros Michel, caratterizzata da un alto tasso di triptofano, vitamina B6, zinco e magnesio e, fino a 50 anni fa, coltivata in tutto il mondo. L’azienda giapponese coltiva le piante congelate a -60 °C per poi ripiantarle in ambienti esposti ad una temperatura di +27 °C, quella in cui solitamente crescono i banani. Questo sbalzo di temperatura permette alle piante di crescere più velocemente e di acquisire le caratteristiche rivoluzionare già espresse.
Al momento il frutto è disponibile soltanto nei negozi della prefettura di Okayama al prezzo di circa 5 o 6 dollari. L’azienda però punta ad esportare la crio-banana il tutto il mondo, senza tralasciare le esigenze del Giappone, che finora importa il 99% dei consumi.
Una nuova frontiera per il frutto tropicale più consumato in Italia. Secondo uno studio del Centro servizio ortofrutticoli, nel Bel Paese si è registrato un aumento del consumo di frutta pari al 17% negli ultimi 10 anni. Delle circa 840 mila tonnellate di frutta consumata in Italia, le banane sono le più richieste, seguite da ananas, mango e avocado.